Inizialmente lo slittino è nato come mezzo da lavoro o trasporto nei paesi nordici, si anno notizie di questi mezzi dal VII secolo d.C. nelle campagne Norvegesi vicino a Oslo. Da mezzo di uso comune, lo slittino diventò “ludico”, si anno notizie delle prime gare organizzate a San Pietroburgo nel 1800, anche se già da prima si cominciarono a realizzare le prime rudimentali piste per questo sport.
Dai paesi Nordici questa disciplina si diffuse rapidamente negli altri paesi Europei, in Svizzera e precisamente a Davos si svolse la prima gara ufficiale, correva l’anno 1883.
In seguito a San Moritz fu organizzata la Cresta Run gara che a distanza di molto tempo è una delle più rinomate. Per vedere i primi campionati del Mondo di Slittino, dovranno passare altri settanta anni, si svolsero nel 1952 a Oslo in Norvegia e vi presero parte cinquantadue atleti.
Nel 1957 lo Slittino ottenne il riconoscimento ufficiale grazie all’istituzione della Federazione Internazionale (FIL), quindi dal 1964 divenne disciplina Olimpica ai giochi invernali di Innsbruck.
In Italia lo sport dello slittino è sotto l’egida della Federazione Italiana Sport Invernali, che coordina gli atleti azzurri nelle gare internazionali e Olimpiadi. Sul sito internet (riportato a fine articolo) della Federazione, troverete molte notizie inerenti a questa disciplina sportiva.
Le competizioni:
Come prima cosa vorrei scrivere della differenza che intercorre tra lo Slittino e lo Skeleton per evitare di fare confusione, essendo le due specialità molto similari.
La differenza tra le due specialità sportive, sta nella posizione assunta dagli atleti, nello slittino la persona sta a pancia in su, piedi in aventi e testa all’indietro.
Nello Skeleton abbiamo invece la persona a pancia in giù, testa rivolta in avanti e piedi indietro.
Lo slittino è uno sport invernale in cui si raggiunge velocità elevate, fino a 140 km orari. E' uno sport praticato da non molti appassionati, che anno tecnica, grande senso dell’equilibrio e tanto coraggio.
Con lo slittino si corre su una pista artificiale ghiacciata, della lunghezza di almeno 1500 metri, dotata di curve rialzate, simili a quelle per il Bob. La slitta ha pattini rotondi per aumentare lo scivolamento, altri tipi di pattini inciderebbero il ghiaccio, ed è dotata di maniglie cui si tengono stretti gli atleti nella loro discesa.
Nelle gare di slittino il peso del medesimo non deve essere superiore ai 25 kg, ed è talmente sensibile che l’atleta ne corregge la direzione con leggere pressioni dei piedi sui pattini oppure con le mani sulle maniglie.
Come detto prima, la posizione dell’atleta durante la discesa è a pancia in su, con I piedi leggermente inclinati verso l’interno, e la testa indietro.
Fondamentale per ottenere un buon tempo, è la spinta iniziale alla partenza, gli atleti dopo aver fatto oscillare lo slittino avanti e indietro alcune volte, si danno una spinta di alcuni metri, poi con un salto si stendono sullo slittino e cercano di scendere alla massima velocità possibile, mantenendo la posizione supina, che è quella più aerodinamica, cercando di non frenare fino all’arrivo.
Tagliato il traguardo, l’atleta di alza facendo pressione sulle punte dello slittino per determinare la frenatura, mancando un sistema di arresto meccanico.
Arrivare al traguardo senza slittino, comporta la squalifica dell’atleta, mentre ci si può fermare e poi ripartire, cosa che però non fa nessuno essendo una gara contro il tempo. Considerate le velocità, spesso le differenze tra i vari atleti sono nell’ordine dei millesimi.
Ai giochi Olimpici vi partecipano non più di trenta atleti suddivisi in tre gruppi, la prima discesa è determinata tramite sorteggio, la secondasi parte con l’ordine inverso rispetto alla precedente. Nella terza discesa abbiano un ordine di partenza suddiviso in due gruppi e scende per primo chi ha il tempo più alto.
Nello slittino si può gareggiare singolarmente oppure in due, vi è pure la suddivisione in classifica tra uomini e donne. Il peso complessivo (nel singolare) non deve superare i 90kg, qualora sia inferiore si procede a “zavorrare” l’atleta con dischi di piombo sotto la slitta.
Tutto è studiato per migliorare la velocità di discesa.
Le tute impiegate dagli atleti sono molto aderenti, il casco protettivo è molto affusolato, scarponcini e guanti hanno rinforzi per una migliore presa in fase di partenza e gli slittini sono molto ribassati per una migliore aerodinamicità dell’insieme.
Per chi volesse approfondire :www.fisi.org/ www.fisi.bz.it |