La Marcialonga è la gara Italiana più famosa riguardante lo sci di fondo. Si svolge annualmente dal lontano 1971 tra le località di Moena e Cavalese in Trentino alto Adige. All’ombra delle Dolomiti i fondisti devono percorrere 70 km, e qui si ritrovano a competere assieme i fondisti professionisti e gli amatori di questo sport invernale.
La Marcialonga, che ogni anno si svolge l’ultima domenica di gennaio, raduna circa 6000 concorrenti che si misurano con la tecnica classica dello sci di fondo.
Alla partenza la gara passa a lato del torrente Avisio, poi scorre nelle valli di Fiemme e Fassa, passando per tredici comuni, scavalcando dislivelli di 500 metri, al termine saranno 1.030 metri in totale.
Questa gara è definita unica al Mondo in virtù degli splendidi luoghi ove si svolge, dalle Dolomiti al Lagorai.
I primi a partire sono i professionisti, seguono i “bisonti”, atleti così chiamati perché sbuffano arrancando sulla neve. La marcialonga rappresenta pure una festa ed è fonte di promozione turistica per tutti i centri coinvolti dalla gara.
Per molti concorrenti questa gara rappresenta un “sogno” o l’arrivo dopo mesi di allenamenti fatti in estate con gli sky roll, per continuare a ricominciare a sciare con l’arrivo della prima neve.
L’importante è che gli allenamenti siano svolti con gradualità e in modo costante. Nel corso della Marcialonga è importante dosare l’energia perché il percorso prevede 70 km di distanza, non pochi da fare sulla neve. L’organizzazione non lascia nulla al caso, oltre 1000 volontari si occupano di preparare il percorso, gestire i ristori e occuparsi dei partecipanti alla partenza e all’arrivo.
La Marcialonga si può riassumere in diversi aspetti, è una gara da vincere per professionisti, un’avventura e una sfida a se stessi per gli amatori, ma l’importante per tutti è partecipare portandola al termine la.
A questa gara partecipano concorrenti stranieri provenienti da diverse nazioni, persone con abbigliamento d’epoca, quelli vestiti in modo stravagante oppure all’ultima moda in fatto di sci da fondo.
La Marcialonga è nata grazie a quattro fondisti del luogo, di ritorno dalla mitica Vasaloppet in Svezia, che decisero di organizzare un evento simile anche in Italia. Sicuramente il successo della gara fu dato anche dai moltissimi abitanti del luogo che praticavano lo sci di fondo, occorre ricordare che per molto tempo furono proprio gli sci di fondo, l’elemento indispensabile alla popolazione del luogo per spostarsi nei mesi invernali.
La prima edizione della Marcialonga fu vinta dal gardenese Ulrico Kostner. Questa competizione prende il via da Moena alle 8,25 ma quando è ancora buio, non è raro vedere atleti checorrono per scaldare i muscoli o sciolinare i propri sci.
Anche gli organi d’informazione sono presenti alla partenza e all’arrivo con i propri inviati provenienti da tutto il Mondo. Il primo a partire (vi sono vari scaglioni a seconda del numero di pettorale, per evitare intasamenti) scivola dolcemente in direzione della salita di Soraga all’ombra del mitico Catinaccio.
Poi i fondisti si dirigono verso Fontanazzo, dove si vede il Sassolungo, quindi Canazei col Pordoi, da qui c’è il giro di boa scendendo a lato del torrente Avisio per giungere a Predazzo, poi Molina dove si fa la seconda inversione per riprendere la direzione di Cavalese dove in viale Mendini è posto il traguardo.
Con l’arrivo dell’ultimo concorrente il cielo di Cavalese è illuminato da multicolori fuochi artificiali.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet della Marcialonga: http://www.marcialonga.it/ |