Home Ultramaratone Marathon des Sables
In quest’articolo leggerai della 100km del Sahara, un’ultramaratona che si svolge in Tunisia, un primo approccio verso gare podistiche estreme, che si svolgono in Africa. Una competizione ottimamente organizzata e ricca di suggestioni. A fine pagina il link al sito “ufficiale” della competizione.
Nel panorama delle “maratone estreme” che si svolgono in Africa, occupa un posto di rilievo la 100 km del Sahara che si svolge annualmente in Tunisia.
La corsa può sembrare meno “carismatica” della Marathon Des Sables che si svolge in Marocco, e che deve la sua importanza al fatto che è stata la prima gara a svolgersi in un ambiente ostile ma carico di suggestioni qual è il deserto.
In Tunisia non manca nulla per rendere la gara avventurosa e di sicura attrazione per quanti vogliano avvicinarsi a questo tipo di avventura. Per alcuni può essere un traguardo sportivo da raggiungere, per altri un importante banco di prova prima di affrontare ultramaratone più impegnative.
Non è un caso che in questi anni siano arrivati concorrenti da tutto il mondo, per prendervi parte. La Tunisia offre panorami e percorsi molto vari: dune di sabbia, pietraie e Oasi, bellissima quella di Ksar Ghilane.
Arrivare a fine tappa dopo ore trascorse tra le dune e trovare tra le palme un lago dove fare un bagno, vi assicuro che è molto piacevole!
Alle spalle dell'Oasi ci sono i resti di un fortino della Legione Straniera, costruito sui ruderi i Romani. Poi Cheninì, Douz (chiamata la porta del deserto), Touzer e tanti altri luoghi meritevoli di essere visti.
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Dove sono le tende della nostra infanzia aperte verso l'orizzonte di stelle, verso il deserto della libertà errante?
(canto Tuareg.)
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L'elemento d’incertezza in questo tipo di gare è rappresentato dal clima, difficilmente prevedibile con certezza. Per rendere la gara più “abbordabile” la 100 km del Sahara si svolge in primavera, con temperature variabili dai 30/35° gradi di giorno, per poi scendere durante la notte ai 4/12° gradi.
A detta dei concorrenti, sfidare il deserto a piedi non è facile, la sabbia che penetra ovunque, le vesciche che si formano sotto i piedi, il vento che può creare a tempeste di sabbia improvvise.
Per ovviare alle difficoltà di una maratona “estrema” come questa, i concorrenti portano con sé nello zainetto da gara, l'acqua da bere, sali minerali, un telo termico, accendino, fischietto e luce frontale.
L'ottima organizzazione, bada a montare e smontare l'accampamento, composto di tende Berbere, e persino docce per i concorrenti a fine tappa, trasportare i bagagli dei partecipanti da un posto all'altro. Il recupero di eventuali corridori ritirati e l'assistenza medica fornita da diversi dottori, dotati di tenda infermeria con attrezzature di emergenza.
Anche la cucina è di ottima qualità, con cuochi Modenesi e prodotti portati dall'Italia come Parmigiano Reggiano, pasta e prosciutto; frutta e verdura sono acquistate fresche sul posto.
Per quanto concerne la gara, il percorso è segnalato bene tramite simboli colorati su cumuli di sassi, bandiere fettucce ecc. Per evitare “eventuali” tagli di percorso, ogni corridore è dotato di un tesserino che va punzonato ai posti di controllo lungo il percorso.
La gara è composta da diverse tappe di lunghezza variabile, una di queste si svolge di notte, con i corridori che illuminano il percorso tramite torce frontali.
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Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia, non si vede nulla, non si sente nulla, e tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio. (Antoine de Saint Exupery) |
Tutte le foto sono tratte dal sito internet ufficiale che vi preghiamo di visitare per approfondire l'argomento: www.100kmdelsahara.com