Fare dei Trekking con gli Asini è un modo di viaggiare con “lentezza”, scoprendo le bellezze paesaggistiche del nostro Paese. Con l’ausilio degli Asini si possono fare viaggi
di più giorni, anche con bambini al seguito.
Sono chiamati Trekking Someggiati e permettono di fare escursioni in compagnia, con lentezza, facendo trasportare agli animali glizainie l’attrezzatura per allestire un campo qualora si rimanga via più giorni. Questo turismo “ecologico” è stato importato dalla Francia e dalla Svizzera, dove vi sono molte strutture che affittano gli Asini addestrati per questo tipo di trekking.
Si anno notizie sull’utilizzo dell’Asino già 4000 anni a.C. in Egitto, poi i Greci e Romani lo introdussero in tutti i paesi del Mediterraneo, mentre grazie agli Spagnoli questo animale fu diffuso nell’America meridionale.
L’Asino, è un’animale robusto che sa adattarsi alla siccità ed è resistente alla fatica. Per lungo tempo è stato insostituibile nel trasposto della legna, viveri e acqua, soprattutto nei centri di montagna.
Solo dal 1960 con l’avvento della meccanizzazione nelle nostre campagne, si è avuto un costante declino del suo impiego in agricoltura. Pochi sanno che l’Asino è un’animale assai indipendente e lavora per compiacere il suo padrone.
A conquistare l’affetto delle persone è pure la loro docilità e l’intelligenza, a detta di molti, superiore a quella dei “cugini” Cavalli.
Nei trekking dopo una prima fase di conoscenza della persona che lo guida sui sentieri di montagna come in campagna, l’Asino farà del suo “conduttore” il suo punto di riferimento, e lo seguirà fedelmente alla pari del cane. Caratteristica dell’Asino è di muoversi con lentezza e prudentemente, ciò consenteai partecipanti di ammirare le bellezze dei luoghi attraversati, i pascoli con le mucche intente a brucare l’erba, i fiori alpini, oppure le multicolori farfalle.
Fare trekking con l’Asino, ci farà scoprire un modo di vivere del tempo passato,senza la frenesia di raggiungere in breve tempo una determinata meta. Non dimentichiamo che durante il trekking, questi simpatici animali ci aiutano a trasportare gli zaini e altro materiale necessario al viaggio, risparmiandoci la fatica di farlo noi stessi.
Se poi nella “carovana” ci saranno dei bambini, questi faranno a gara per salirci sopra durante il cammino, mentre gli adulti guideranno gli Asini con le corrette briglie. Se gli Asini si dimostrano a proprio agio sulle mulattiere di montagna, sono restii all’attraversamento dei ruscelli perché anno il timore dell’acqua, per ciò vanno incoraggiati.
Dal 1990 nel nostro paese è attiva l’AVIAM (Associazione Italiana per la valorizzazione dell’Asino e del Mulo).
In Toscana vorrei segnalare la nascita delle prime “onovie”, ricavate da antiche mulattiere. Sono stati creati e segnalati percorsi da fare con gli Asini, che attraversano i bellissimi borghi della Toscana, permettendo di sostare in agriturismi attrezzati per ospitare chi pratica il trekking con gli Asini.
Se ai primi del 1900 in Italia si contavano più di un milione d’esemplari, ai giorni nostri sopravvive una decina di razze sparse su tutta la nostra penisola.
A Pantelleria sono rimaste poche decine d’Asini, per tanto tempo l’animale è stato importante per l’economia dell’isola. Spostandoci nella nostra penisola troviamo l’Asino di Martina Franca, è un tipo di animale molto robusto, era impiegato per il funzionamento delle macine nei mulini delle provincie di Taranto, Bari e Brindisi.
In Toscana è famoso l’Asino dell’Amiata, di corporatura snella era impiegato per la soma e il tiro.
In Sardegna è conosciutissimo l’Asino bianco dagli occhi azzurri, presente sull’isola dell’Asinara, purtroppo ne rimangono poco più di 100 esemplari, ora protetti dal Parco Nazionale.
Qualora vogliate partecipare ad un Trekking con gli Asini vi segnalo:
“Aria Aperta”, Asineria di Gombola (Modena) Sito internet: www.aria-aperta.it
Ecco un bel video creato proprio da Valsesiaincoming
Le foto dell'intestazione e l'ultima a fine articolo sono tratte dal sito www.valsesiaincoming.it
La N. 6 e 7 soono tratte dalla fotogallery del sito www.aria-aperta.it