Vedi Tutte Pagina 4 di 5 | 2 3 4 5 |
Programma della giornata
Ore 05:30
|
Chiesa Collegiata - Tradizionale visita delle sette chiese Per quelli convinti che la Turba costituisca anche un “altro percorso” la giornata comincia da qui. Ci si incammina, a giorno non ancora iniziato, tra le vie del paese intonando canti e preghiere toccando, in un percorso simbolico, sette tra chiese e cappelle del paese e dei suoi immediati dintorni. |
Ore 15:30
|
Chiesa Collegiata - Azione liturgica della Passione del Signore Terminata la funzione ha luogo, tra il lugubri rintocchi delle campane delle quattro chiese del paese, la processione del SS. Crocifisso e della Madonna Addolorata con i simboli della Passione. Si sale al colle di S. Ubaldo ove, nell'omonima chiesa, sono in esposizione il crocifisso ligneo e la statua del Cristo morto. |
Ore 20:00
|
Per le vie del paese - L'attesa Attorno alle 20:00, sarà molto suggestivo ascoltare i canti, le Laudi, interpretate dalla corale, sui sagrati delle chiese “Collegiata”, “S. Agostino” e “S. Nicolò”, accompagnati dal suono cupo del tamburo dei soldati romani che nel contempo, a piedi e a cavallo, sfilano per le vie della cittadina tra l'acre odore delle luminarie di cera. |
Ore 20:45
|
Piazza Luceoli - Cospirazione e tradimento di Giuda Il destino si sta compiendo e mentre Gesù celebra coi i suoi la cena pasquale gli uomini del Tempio tramano per la sua morte. |
Ore 21:00
|
Parco della Rimembranza - Ultima Cena Piazza Luceoli - Movimento di vita ebraica Gesù, prima che il suo destino si compia, vuole celebrare coi i suoi la cena pasquale durante la quale, annunciando gli accadimenti futuri, darà loro un grande insegnamento: amatevi l'un l'altro per amare me. |
Ore 21:45
|
Piazza Luceoli - Processo e condanna È l'inizio vero e proprio dell'azione drammatica. L'appuntamento è nella grande Piazza Luceoli, per assistere alla “congiura” e, subito dopo, percorrendo la Via IV Novembre, ci si trasferisce al Parco della Rimembranza per seguire l'ultima cena, la preghiera nell'orto degli ulivi, la cattura di Cristo. Si ritorna in Piazza Luceoli, ove si svolge il processo, la flagellazione e la sfilata di tutti i personaggi che danno inizio all'ascesa al Calvario. |
Ore 22:30
|
Con inizio da Piazza Luceoli - Ascesa al Calvario La sfilata dei personaggi che ascendono al colle si S. Ubaldo alla luce di fiaccole e bracieri è visibile, nella pienezza della sua imponenza, da Piazza del Mercato (prossima a Piazza Luceoli). È anche possibile, per un numero limitato di spettatori, seguire la processione tra gli angusti viottoli del “Calvario” vivendo l'intensa emozione di sentirsi interpreti diretti della rievocazione giungendo sino alla base delle rovine. |
Ore 23:00
|
La Resurrezione Verso le 23:00 vengono innalzate ed illuminate le tre croci vuote. Il “Te Deum” rompe il silenzio, la Turba si conclude, offrendo a tutti un forte messaggio di speranza: la resurrezione. Prima di rientrare a casa o girovagare ancora tra le strade vuote, si potranno accompagnare i personaggi in Chiesa Collegiata, con la certezza di aver vissuto un'esperienza ricca di suggestioni e profonde emozioni. Per maggiori informazioi: http://www.laturba.it/
|
permalink
Per info e iscrizioni:
Carlo Alberto Montorsi
+39 329 6966246
alberto@guidelapietra.com
www.guidelapietra.com
40 giorni consecutivi in mare, quasi 12.000 miglia percorse, ancora 1400 miglia per arrivare alla meta, San Francisco. Giovanni e il team di Maserati, abbandonate le calme del pot au noir, hanno agganciato gli alisei e navigano di bolina verso nord ovest con 15 nodi di vento costante, a 14, 15 nodi di velocità. “A bordo sempre bene”, racconta Giovanni, raggiunto al telefono satellitare. “Siamo pronti ad affrontare queste ultime 1400 miglia di bolina. Fino all’arrivo dovremmo avere vento più o meno stabile. Ci stiamo dirigendo verso il centro dell’alta pressione che è ben posizionata a nord ovest di San Francisco, con venti che girano in senso orario. Pensiamo di arrivare intorno al 15 febbraio. Non vediamo l’ora”.
Giovanni e otto uomini di equipaggio sono partiti il 31 dicembre 2012 da New York a bordo di Maserati per tentare di battere il record della storica Rotta dell’Oro (13.225 miglia da New York a San Francisco passando per Capo Horn), detenuto da Yves Parlier a bordo di Aquitaine Innovations (57 giorni, 3 ore, categoria dei monoscafi).
Fonte notizia: la pagina ufficiale Facebook di Giovanni Soldini. Foto tratta dalla stessa pagina di Soldini.
L’Associazione Naturalista Living Nature nel Comune di Belmonte Calabro, promuove a partire
da maggio e fino a settembre dei campi di esperienza estivi-primaverili, per gruppi max di 10 persone, caratterizzati da attività escursionistiche per gli amanti della natura, dello sport e della compagnia:
acquatrekking al Torrente Veri; risalilo sfidando le sue correnti, attraversando le sue gole,
fino ad arrivare alla cascata improvvisa, alta circa 6 m (nel periodo estivo possibilità di fare il bagno); trekking a monte Cocuzzo, la cima più alta della catena costiera, 1541 m s.l.m. e camping notturno ai suoi piedi (previste attività di bird e bio wacthing, trekking fotonaturalistico, nozioni di educazione ambientale, orientamento, sopravvivenza, monitoraggio della fauna notturna, riconoscimento fauna, flora e tracce).
Per info sulle prenotazioni (almeno 3 giorni prima) e sui programmi rivolgetevi ai contatti evidenziati sulla locandina. Sul nostro sito trovate anche informazioni sulla storia dell'associazione, del paese e di quello che offre, dell'attività svolte nella stagione 2012.
Il pacchetto di 3 giorni costa 25 euro a persona, mentre quello da 4 giorni costa 35 euro a persona. E' escluso il costo del pernottamento nelle strutture alberghiere del comprensorio, nonché di cibo e bevande.
Allo stesso tempo l'associazione rilascia ai partecipanti dei coupon che garantiscono degli sconti nelle strutture alberghiere e ristorative con noi associate, come anche in trattorie, tavole calde, bar, ecc.. .
Per voi anche offerte stagionali in merito al pernottamento del primo giorno (e del venerdì per il pacchetto di 4 giorni). Possibilità se persiste la disponibilità delle camere di pernottare anche la domenica e ritornare a casa di lunedì.
Inoltre, per chi ha il brevetto da sub, possibilità di svolgere immersioni domenica pomeriggio nei magici fondali degli Scogli di Isca (il costo non è compreso negli importi da noi datevi).
Vi inviamo un link su cui potete visualizzare le principali strutture alberghiere del comprensorio: http://www.isca-hotels.it
Collaboriamo anche con B&B ed alberghi con una differente tipologia di prezzi. Saremo noi , su vostra richiesta,ad informarvi sui costi del pernottamento ed a prenotare.
LIVING NATURE, sito Internret: http://www.livingnature.it/
Fotografia e notizia ricevuta dal responsabile dell'Associazione Living Nature
Modena, 12 agosto 2011. Fonte articolo Il Resto del Carlino, che riporto perché racconta di una bella storia. - PARTI' un giorno d’estate di 22 anni fa sul suo catamarano lasciandosi alle spalle una vita sicura da insegnante per un futuro incerto da navigatore. C’era un vento gagliardo e teso. Nella valigia pochi vestiti e molti sogni. In Polinesia, pensò, gli abiti non mi servono. Mauro Morandi, 72 anni, nei mari del Sud non arrivò mai. Non fu necessario. L’uomo in fuga trovò la sua Polinesia e il suo Paradiso sull’isola di Budelli, arcipelago della Maddalena, Sardegna. Lì si è fermato e da allora è diventato l’unico abitante dell’isola con la spiaggia rosa. Morandi non è un naufrago. È solo un vecchio lupo di mare con la barba bianca e la pelle color cuoio che ha deciso di chiudere a modo suo con la società civile per stabilirsi a Budelli: «Passai da queste parti quando il custode di allora era all’ultimo giorno di lavoro. Sono le svolte della vita. L’idea mi affascinò e restai».
OGGI l’unico abitante dell’isolotto, dove Michelangelo Antonioni girò una scena memorabile di Deserto Rosso, lavora per la società italo-svizzera Nuova Gallura. Budelli è sul mercato: 4,5 milioni (pare trattabili) per 1,6 chilometri quadrati. E se vendono? «Vedrò che fare», sorride fatalista Morandi. «Molti pensano che io viva nel Paradiso terrestre — dice Mauro, modenese col carettere ispido —, ma vorrei che qualcuno fosse qui in inverno quando il sole tramonta alle quattro. Devi organizzarti raccogliendo legna e facendo scorte di cibo se il mare consente di raggiungere in gommone la Maddalena. Per molti giorni non posso muovermi. Serve carattere per fare questa vita, io resisto perché mi organizzo e perché la mia è una scelta precisa. Riesco perfino a fare qualcosa di buono per il prossimo. Costruisco manufatti di legno di ginestra che vendo ai turisti. Il ricavato va a un amico che fa volontariato in Africa. Tengo tutte le ricevute: chissà che un giorno qualcuno, lassù in cielo, non me le chieda». In questo piccolo regno una cisterna per raccogliere l’acqua piovana, alcuni pannelli fotovoltaici e un congelatore per la scorta di pesce e carne aiutano a campare.
DOMANDATE a Morandi che cosa pensa dell’Italia di oggi. Una smorfia anticipa l’imprecazione: «Ho deciso di stare fuori da un mondo che non mi piace. Vivo con due galline e sette gatte e sto bene». Due volte l’anno torna «in continente», a Modena: «Vado un mese a primavera e uno d’inverno per fare visita a mia madre che ha 97 anni e alle mie figlie. Per il resto non ho rimpianti. La mia compagna, Silvana, che abita a Modena, mi comprende. Sta con me a Budelli d’estate poi torna in Emilia l’autunno. Io qui resto col mare in burrasca, la salsedine e le nuvole grigie». Un equilibrio perfetto.
D’estate il lavoro non manca. Dal 1999 la direzione del Parco della Maddalena ha vietato l’ancoraggio e la balneazione a Cala Roto, dove c’è la sabbia colorata. Ma in luglio e agosto Morandi deve fare i conti con gli abusivi che tentano di raggiungere la caletta e portarsi via il souvenir della sabbia rosa. Una consuetudine che mette a repentaglio l’integrità dell’isola. Se il custode se la vede brutta chiede aiuto alle vedette della Capitaneria di porto. «Devo intervenire anche tre volte al giorno per evitare che i turisti facciano il bagno o rubino la sabbia — racconta —, ma per fortuna ora l’Ente parco manda dei volontari per la sorveglianza. Nemmeno io posso tuffarmi. E pensare che la mia casa, una vecchia costruzione di 80 metri quadri risalente alla seconda guerra mondiale, sta a trenta metri dalla battigia. È il supplizio di Tantalo».
PASSATA la stagione del sole e delle barche torna la calma: «È il periodo in cui taglio la legna, sistemo la casa. Qui c’è sempre qualcosa da riparare. Mi tengono compagnia radio, tv e telefono. Niente internet. Vado spesso a trovare i miei vicini di casa, all’Isola di Santa Maria, qui a fianco. Sono il pastore Pietro e i due custodi. Gente genuina che la pensa come me. Amano il silenzio e i toni bassi». Il lupo solitario di Budelli ogni giorno scruta il calendario. Aspetta l’inverno per parlare col mare che a volte borbotta sottovoce, a volte ulula. Sono due vecchi amici e si scambiano segreti che non riveleranno mai a nessuno.
Beppe Boni
La fotografia è tratta da Avventura Italia: www.avventuraitalia.it
permalinkSCUOLA PERMANENTE DI ALPINISMO "COSIMO ZAPPELLI“
11° CORSO DI ALPINISMO SU ROCCIA - 2013
Presentazione del corso
La presentazione avrà luogo giovedì 11 aprile 2013 alle ore 21.00 presso la sede sociale del C.A.I. sez. di Viareggio in Via Leonida Repaci (c/o Centro civico Marco Polo) 1/b.
Lezioni pratiche su roccia
Sabato 20 aprile ore 08,00: Palestra di roccia di Setriana
Tecniche di progressione – Discesa in corda doppia
Domenica 21 aprile ore 08.00: Palestra di roccia Monte Lieto
Progressione della cordata
Sabato 4 maggio ore 08.00:Monte Procinto
Prove dinamiche di assicurazione-Risalita
Progressione della cordata in parete
Domenica 12 maggio ore 08.00:Mt. Antona
Salita in ambiente apuano
Domenica 26 maggio ore 07.00::Gruppi del Pizzo d’ Uccello - Garnerone – Grondilice,
Salita in ambiente apuano
Sabato 1 Giugno ore 08.00:Arnad - Valle d' Aosta
Progressione della cordata in parete
Domenica 2 Giugno ore 08.00: Pre de Bar – Val Ferret
Progressione della cordata in parete
Lezioni teoriche
Le lezioni teoriche avranno luogo presso la sede sociale della sez. CAI di Viareggio con inizio alle ore 21,00
Giovedì 11 aprile Presentazione del corso. Attrezzature e abbigliamento
Giovedì 18 aprile Nodi -.Tecniche di assicurazione-Catena di assicurazione
Giovedì 2 maggio Topografia ed orientamento - Metereologia
Giovedì 9 maggio Alimentazione - Allenamento-Scelta e preparazione della salita
Giovedì 16 maggio Pericoli in montagna- Cenni di geologia
Giovedì 23 maggio Nozioni di pronto soccorso. S.O.S. in montagna
Giovedì 30 maggio Storia dell’ Alpinismo – Ordinamento del CAI
Giovedì 6 giugno Tutela ambiente montano – Obbiettivi post corso
Direttore scuola: Giacomo Orlandi - Direttore corso: Gino Bonuccelli – Vice direttore: Alessandro Cerri
www.caiviareggio.it .
La sede del Club Alpino Italiano Sezione di Viareggio è presso il centro civico Marco Polo, in Via Leonida Repaci 1/B al primo piano, è aperta il Martedì ed il Giovedì dalle 18.00 alle 20.00 ed il Venerdì dalle 21.00 alle 23.00 TEL: 0584/56226 FAX: 0584/45283 segreteria scuola (Cerri Alessandro) TEL: 0584/46573, Via G. Mazzini 259 VIAREGGIO.
E-mail: scuolazappelli@caiviareggio.it
La sede del Club Alpino Italiano Sezione di Viareggio è presso il centro civico Marco Polo, in Via Leonida Repaci 1/B al primo piano, è aperta il Martedì ed il Giovedì dalle 18.00 alle 20.00 ed il Venerdì dalle 21.00 alle 23.00 TEL: 0584/56226 FAX: 0584/45283 segreteria scuola (Cerri Alessandro) TEL: 0584/46573, Via G. Mazzini 259 VIAREGGIO.
E-mail: scuolazappelli@caiviareggio.it
permalink
A circa sei chilometri da Carpi, in località Fossoli rimangono ancora le tracce visibili di quello che, nel corso del 1944, è diventato il Campo poliziesco e di transito (Polizei- und Durchgangslager) utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager del Reich. Fonte Articolo la pagina internet della Fondazione ex Campo di Fossoli.I Circa 5.000 prigionieri politici e razziali che passarono da Fossoli ebbero come tragiche destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Dachau, Buchenwald, Flossenburg.
Nel campo di Fossoli si sono sovrapposte diverse situazioni e non sarà inutile ripercorrere brevemente le vicende legate al suo utilizzo:
Istituito dagli italiani nel maggio 1942 come campo per prigionieri di guerra inglesi, viene occupato dopo l'8 settembre 1943 dai nazisti, attratti da strutture in muratura di recente costruzione e dalla posizione geografica che fa di Fossoli un punto strategico sulla via ferroviaria che porta al nord, verso i campi della morte. Il Campo viene ceduto, fino alla fine del 1943, alla neonata Repubblica Sociale che ne fa un centro di raccolta provinciale per ebrei, in ottemperanza ai dettami della Carta di Verona. Dal gennaio 1944 subentra la gestione diretta da parte delle SS e si attiva il processo di deportazione: Fossoli diventa campo poliziesco e di transito per prigionieri politici e razziali destinati ai Lager del nord Europa. Dalla stazione di Carpi partono, in sette mesi di attività del campo, 8 convogli ferroviari, 5 dei quali destinati ad Auschwitz. Sul primo diretto verso questa meta, il 22 febbraio, viaggia anche Primo Levi che rievoca la sua breve esperienza a Fossoli nelle prime pagine di "Se questo e un uomo" e nella poesia "Tramonto a Fossoli". Il convoglio giunge ad Auschwitz il 26 febbraio; Primo Levi è tra i 95 uomini (su circa 600) che superarono la prima selezione e viene immatricolato nel Campo col numero 174517.
Con queste partenze ha inizio una serie di trasferimenti regolati da un meccanismo in cui nulla è lasciato al caso. Il 2 agosto 1944, il campo viene abbandonato per ragioni di sicurezza e trasferito a Bolzano-Gries. Dal Campo di Fossoli, in quei 7 mesi di gestione nazista, passano circa 5.000 deportati di cui la metà ebrei:un terzo dei deportati ebrei dal nostro Paese passa da Fossoli. Dopo la fine della guerra, il Campo è utilizzato lungamente a scopo abitativo: dal 1947 al 1952 è occupato dalla comunità cattolica di Nomadelfia e dal 1953 alla fine degli anni '60 dai profughi giuliani e dalmati (Villaggio San Marco). Questi utilizzi danno al campo un aspetto del tutto diverso; era infatti intenzione di chi lo abitò dare a quel luogo di morte un nuovo volto, modificando pesantemente le strutture esistenti e abbattendo i drammatici segni di quello che era stato il suo utilizzo più tragico. Pertanto si ritiene che siano originali solo la muratura delle baracche e la posizione delle strutture superstiti. L'apertura a Carpi nel 1973 del Museo-Monumento al Deportato, spinse il Comune a richiedere all'Intendenza di Finanza l'acquisto dell'area dell'ex Campo dì Fossoli che, nel 1984, venne concessa "a titolo gratuito" grazie ad una legge speciale.
Sito internet Fondazione Ex Campo di Fossoli: http://www.fondazionefossoli.org/it/index.php
permalink
Maserati Record New York – San Francisco
A 900 miglia da Capo Horn, 18 gen 2013
Dalla pagina Facebook di Giovanni Soldini (foto sempre dalla medesima pagina).
Diciotto giorni dopo la partenza da New York, Maserati sta navigando lungo la Patagonia del sud, all’altezza del golfo San Jorge, e si sta avvicinando al mitico Capo Horn, distante 920 miglia (rilevamento delle h 12 italiane). Giovanni e il suo equipaggio di otto velisti dovrebbero passarlo intorno al 22 gennaio.
“Attualmente stiamo navigando in una zona con poco vento”, racconta Giovanni Soldini da bordo. “Sarebbe stato troppo rischioso lasciare l’anticiclone a sinistra, perché era troppo vicino a terra, così lo abbiamo lasciato a destra. Abbiamo virato da poco, direzione sud, e con 7-8 nodi vento facciamo 10 nodi di velocità. Nelle prossime ore il vento dovrebbe pian piano aumentare. Non sappiamo ancora se lasceremo le isole Falkland a destra o a sinistra. Faremo ovviamente di tutto per lasciarle a sinistra, per fare meno miglia con vento da ovest e per poter decidere se passare dentro o fuori lo stretto di La Maire. Vedremo se la seconda alta pressione che troveremo più a sud ce lo permetterà. I modelli cambiano ogni sei ore, la situazione meteo è in costante evoluzione. Per di più, come al solito, i modelli europei e americani divergono. Pare sicuro comunque che ci sarà tanto vento, sui 35 nodi, quando passeremo il capo. Bisogna vedere se sarà da nord ovest o da ovest. Sappiamo che ci sono parecchi iceberg, e questo è molto strano. Fino a quattro anni fa era impensabile trovare iceberg a Capo Horn in questa stagione. A bordo sempre tutto bene, morale alto, equipaggio perfetto”.
Tutte le scelte meteorologiche vengono prese autonomamente a bordo di Maserati. Non ci sono routeur esterni. L’equipaggio di Maserati si avvale della collaborazione di Commanders’ Weather per la raccolta dei dati meteorologici.
Già 6.000 (su 13.225 totali) le miglia percorse da Maserati in soli 18 giorni di navigazione, a una velocità media di 14,2 nodi.
permalink
Nel panorama Nazionale dei raduni di Mongolfiere un posto rilevante lo merita la manifestazione intitolata “Mongolfiere Innamorate” che si svolge annualmente a Carpineti in provincia di Reggio Emilia. Nei giorni precedenti e antecedenti la festa di San Valentino (quest’anno il Raduno si svolgerà dal 14 al 17 febbraio 2013), equipaggi Italiani ed esteri confluiranno a Carpineti, località dell’Appennino Reggiano. Per una settimana (meteo permettendo) i “palloni” si alzano in volo il mattino e nel primo pomeriggio, ma non finisce qui perché il cielo sarà anche invaso dalle Special Shapes, spettacolari aerostati dalle forme più fantasiose che contenderanno alle nuvole il primato sulla capacità di disegnare stravaganti sagome sullo sfondo azzurro.
Durante il raduno si può volare aggregati agli equipaggi a un costo convenzionato e comunque inferiore a quanto richiesto normalmente per voli turistici, però occorre prenotarsi in anticipo presso il Comune di Carpineti che organizza la manifestazione. Sono anche previste esibizioni di Mongolfiere illuminate dai bruciatori al calare della sera e altri spettacoli collaterali alla manifestazione.
Per informazioni si può visitare il sito internet del Comune di Carpineti: http://www.comune.carpineti.re.it/
In Sardegna il Carnevale più famoso è la Sartiglia che si svolge a Oristano dal lontano 1300, la manifestazione comincia nel giorno della “Candelara” con la scelta del cavaliere in maschera”ermafrodito” rappresentante la fecondità. Il capo Cavaliere è chiamato “Su Componidori”, ed è vestito dalle vergini – maghe chiamate Is Massaieddas. Il menzionato cavaliere apre la manifestazione con un’affascinante cerimonia. In seguito a cavallo percorre via Duomo antistante alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. Tramite una spada l’uomo a cavallo deve infilzare una stella appesa a una corda. Al termine del torneo il Cavaliere percorre il centro storico disteso sul proprio cavallo, benedicendo il numeroso pubblico intervenuto ogni anno per assistere alla Sartiglia, in programma il prossimo 10 e 12 febbraio 2013.
Per maggiori informazioni potete consultare il sito internet:http://www.sartiglia.info/
da cui è stata presa la foto raffigurante la locandina della Sartiglia di quest’anno.
Lo Storico Carnevale di Ivrea (fino al 13 febbraio 2013) è un evento unico (Fonte articolo la pagina ufficiale del Carnevale), riconosciuto come manifestazione italiana di rilevanza internazionale, come da comunicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27.09.1956 (foglio n. 02999/894 di prot.), un “sogno” che si manifesta ogni anno portando nelle vie e nelle piazze della città di Ivrea storia, tradizione, spettacolo, emozioni e grandi ideali. In questo evento storia e leggenda si intrecciano per dar vita ad una sequenza spettacolare che travalica e fonde i secoli.
Lo spirito dello Storico Carnevale vive nella rievocazione di un episodio di affrancamento dalla tirannide, che si fa risalire al medioevo: un barone che affamava la Città venne scacciato grazie alla ribellione della figlia di un mugnaio che non volle sottostare allo jus primae noctis e che accese la rivolta popolare. In questa rievocazione il Carnevale si rinnova ogni anno come grande Festa Civica durante la quale la comunità di Ivrea celebra la propria capacità di autodeterminazione.
L’eroina della festa è la Mugnaia, al suo fianco il Generale, che fin dai primi anni dell’800 ha il compito di garantire un corretto svolgimento della manifestazione, insieme al suo Stato Maggiore Napoleonico, composto da valenti Ufficiali a cavallo e graziose Vivandiere.
Completano la galleria dei personaggi storici il Sostituto Gran Cancelliere, il Magnifico Podestà garante della libertà cittadina, il Corteo con le Bandiere dei Rioni rappresentati dagli Abbà ed i Pifferi e Tamburi. A riempire di colori e profumi la città, vi è poi la famosa e spettacolare Battaglia delle Arance, momento di grande coinvolgimento e forte emozione, rievocazione della ribellione popolare alla tirannia.
Nella battaglia il popolo, rappresentato dagli aranceri a piedi sprovvisti di qualsiasi protezione, combatte a colpi di arance contro le armate del Feudatario, rappresentate da tiratori su carri trainati da cavalli, che indossano protezioni e maschere che ricordano le antiche armature. In segno di partecipazione alla festa tutti i cittadini ed i visitatori, a partire dal Giovedì Grasso, scendono in strada indossando il Berretto Frigio, un cappello rosso a forma di calza che rappresenta l’adesione ideale alla rivolta e quindi l’aspirazione alla libertà, come fu per i protagonisti della Rivoluzione Francese. Fonte articolo la pagina ufficiale del Carnevale di Ivrea. La foto si riferisce alla Locandina Ufficiale dell’edizione 2013, tratta sempre dalla pagina web del Carnevale.
Sito internet per maggiori informazioni: http://www.storicocarnevaleivrea.it/
permalink
Fonte articolo: il Giornale.it Più di 8mila chilometri attraverso il continente sudamericano; questo il percorso di gara che dovranno affrontare i partecipanti della Dakar moderna che parte il 5 di gennaio da Lima capitale del Perù. Il percorso attraverserà l’Argentina e il traguardo è previsto dopo quindici giorni di competizione a Santiago in Chile.
Ormai è questione di ore, gli equipaggi si sono già acclimatati alla tiepida estate peruviana, hanno digerito il fuso orario e si preparano ad accendere i motori della 35esima edizione della Dakar che per convenzione viene definita moderna; la prima nata nel lontano 1977 partiva da Parigi, spesso con la neve e il gelo, per arrivare dopo una estenuante avventura al limite della sopravvivenza – caratterizzata da tappe mostruose di 1.000 km da percorrere tra le dune del deserto- alla spiaggia rosa di Dakar in Senegal.
La storia moderna di racconta dell’impossibilità di continuare a correre nel Continente nero a causa delle troppe guerre civili e del rischio terrorismo che ha addirittura causato l’annullamento di una edizione. Troppi i rischi per garantire la sicurezza minima dei partecipanti; da qui la scelta obbligata, l’organizzazione si è trovata a un bivio: far morire la Dakar o farla vivere in un altro continente. È stata scelta la seconda strada: trasferire la competizione, pur mantenendo il nome, nel più pacifico Sudamerica. Dal 2009 si corre dunque attraverso Perù, Chile e Argentina mantenendo lo spirito agonistico ai massimi livelli tra le varie categorie partecipanti: moto, auto, camion e quad. La logica della Dakar, però, nonostante il trasferimento oltre oceano, non è stata intaccata; la capacità di "navigare" e trovare la strada giusta tra mille insidie era e resta un cardine fondamentale del risultato agonistico, i piloti e i mezzi subiscono forti sollecitazioni e spesso non riescono a raggiungere l’agognato traguardo, la gara è durissima. Dopo anni vissuti un po’ in sordina, la Dakar ha riacceso l’interesse dei media e delle Case. Le stesse Case che in passato dal rally-raid più famoso al mondo hanno tratto linfa vitale per sviluppare i propri prodotti destinati a diventare i SUV e le Maxi Enduro che guidiamo tutti i giorni.
Si corre con qualsiasi mezzo, ma chi la fa in moto, si dice, è quasi un superuomo. E tra le moto sono tornate ad iscriversi squadre motociclistiche ufficiali dopo anni di monopolio KTM. Quest’anno, oltre a KTM saranno al via, schierate ufficialmente Husqvarna e Honda giusto per citare i nomi più autorevoli che daranno vita a un competizione di altissimo livello. Tra le moto dobbiamo segnalare l’assenza di Marc Coma il grande antagonista di Cyril Despres vincitore della passata edizione, ma con piacere aspettiamo buoni risultati da Alessandro Botturi, il migliore degli italiani nella passata stagione, alla guida di una Husqvarna ufficiale.
Anche il mondo delle auto vede protagonisti illustri; lo scorso anno a colorare il podio ci aveva pensato MINI grazie a una squadra tra le meglio gestite con Stephane Peterhansel (ex motociclista plurivittorioso alla Dakar africana) capace di vincere anche con le quattro ruote e Nani Roma (un altro ex centauro) al secondo posto. Sul terzogradino del podio è salita invece una Toyota. Quest’anno dobbiamo aspettarci una gara ancora più combattuta vista la presenza di grani marchi come BMW, Mitsubishi, Toyota, Hummer, Chevrolet e tanti altri senza dimenticare la campionessa in carica MINI.
La fonte dell’articolo è: http://www.ilgiornale.it
La fotografia è tratta dalla pagina ufficiale della Dakar: http://www.dakar.com/
Vedi Tutte Pagina 4 di 5 | 2 3 4 5 |