I Pericoli
I pericoli maggiori per chi pratica il Surf, derivano dall'annegamento, dalla fauna marina e dai fondali del luogo in cui è praticato. La regola principale per non incorrere in pericoli nel praticare il Surf, è di non sottovalutare i rischi che si possono presentare in mare. Anche se per praticare con soddisfazione, il Surf sono necessarie le onde, evitare di andare in mare se questo è troppo “agitato”.
Non andare mai da soli, aver ben presente quali sono le proprie capacità fisiche. Anche un controllo preliminare alla tavola da impiegare, riduce il rischio che la medesima si spezzi in mare lasciando il surfista senza un punto di appoggio (galleggiamento), in balia delle onde.
Suggerisco anche di informarsi presso gente del luogo sulle correnti marine
della zona, e chiedere i punti in cui la corrente può essere maggiormente
pericolosa. L'ideale sarebbe di andare in mare con guide locali di
Surf che ben conoscono le condizioni ambientali della zona.
Percoli dalla fauna marina: chi pratica il Surf negli Oceani può
essere soggetto ad attacchi di squali, che fortunatamente
solo in casi rari sono stati letali per l'uomo, poi sempre in
questi mari ci sono Meduse più pericolose rispetto ai
nostri mari. Nel Mediterraneo il pericolo derivante dagli
squali è inconsistente, ma non per questo mancano i
pericoli derivanti dalla fauna marina.
Meduse e Razze sono i pericoli maggiori nel “nostro”
mare, ma vi sono anche altre specie con pungiglioni
in grado di iniettare tossine nell'organismo del surfista.
La tavola: il pericolo maggiore derivante dalla tavola
da Surf, consiste nei colpi che si possono ricevere
dalla medesima, anche scontrandosi con altri surfisti.
Rispetto al passato i materiali impiegati nella costruzione
delle tavole, sono meno pesanti e questo ha determinato
una riduzione degli infortuni.
Il fondale marino: Anche il fondale può essere mutevole con
gli spostamenti dei banchi, ma la pericolosità è data dalle barriere
coralline ove presenti, e dalle rocce affioranti contro le quali i surfisti
possono impattare. Preventivamente suggerisco un sopralluogo per
verificare la morfologia dei fondali ed evitare di praticare Surf con onde troppo grandi e fondali bassi.
Dove praticarlo in Italia
La nostra penisola presenta migliaia di bellissime coste, dove si può praticare il Surf. In Sardegna partendo dal sud dell'isola, abbiamo la zona di mare di fronte alla spiaggia del Poetto, si trova a Cagliari. Qui soffiano costantemente venti orientali e sudorientali.
Spostandoci sulla costa sud occidentale troviamo la spiaggia di Buggerru, qui in primavera o autunno si possono “cavalcare” delle alte onde. Nelle vicinanze di Oristano abbiamo le spiagge di Capo Mannu e Funtana Meiga. Nel nord della Sardegna e nelle vicinanze dell'arcipelago della Maddalena, c'è Porto Pollo vicino a Palau.
In Liguria si può praticare il Surf nel mare antistante Levanto e Varazze.In Toscana la zona più indicata è a Talamone in provincia di Grosseto.
Scendendo a sud attraverso la nostra penisola troviamo le spiagge di Ostia e Fregene nel Lazio.In Sicilia c'è Santa Teresa di Riva, dove spesso soffia il vento Grecale. In Puglia il luogo più indicato per praticare il Surf si trova a Otranto.
Sicuramente ci sono tante altre località, dove praticare questo sport, ma ho limitato l'elenco (vedi sopra), solo alle località più frequentate dai Surfisti.
L'abbigliamento per il Surf
Dipende il luogo, dove è praticato, dalla stagione oppure la temperatura dell'acqua. Nella stagione fredda si usa una muta di adeguato spessore. Queste possono avere con chiusura anteriore o posteriore, in un clima particolarmente freddo, sotto la muta si può indossare una maglietta in tessuto sintetico. In estate si può usare un paio di pantaloncini corti e maglietta (tessuto sintetico) a maniche corte. I calcari sono indicati in caso di climi freddi oppure alla presenza di fondali bassi con la presenza di ricci di mare.
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