DELTAMOTORE
            Deltaplano a Motore
 
 
 
 
 
 


Inquest’articolo conoscerai meglio il “Deltamotore”, pochi sanno che questo “mezzo” per volare in modo semplice ed economico, deriva da studi fatti da un ingegnere della Nasa, per il rientro sulla terra delle navicelle spaziali. In seguito il Deltamotore si è evoluto, consentendo a un numero sempre maggiore di appassionati di volare in modo economico e sicuro.  


Il Deltaplano a motore, definito anche “Deltamotore”, appartiene alla categoria degli ultraleggeri e può essere pilotato da persone che hanno conseguito l'apposito brevetto (Attestato di Volo da Diporto Sportivo). Al controllo di questa disciplina del volo è preposto l’Aereo Club d'Italia.

Sebbene la volontà di volare abbia da sempre rappresentato il sogno dell'uomo, vedi gli studi condotti da Leonardo Da Vinci, bisogna aspettare gli anni 70 del secolo scorso, per vedere realizzato il sogno di volare in modo economico rispetto all'aeroplano.
Il Deltaplano deriva da studi fatti in ambito aerospaziale (NASA), condotti dall'ingegner Francis Rogallo, questo tipo di ala doveva consentire il rientro sulla terra delle navette spaziali al termine delle loro missioni in orbita. In seguito la NASA accantonòquesto progetto per sistemi diversi per il rientro dallo spazio dei Cosmonauti.

Trascorsero alcuni anni quando questo progetto (Ala di Rogallo) fu ripreso e sviluppato da un ingegner Australiano (Jhon Dikenson). I primi decolli non avvennero su avio superfici, bensì su specchi d'acqua trainati da motoscafi. Sul finire del 1970, alcuni progettisti Francesi e Inglesi, cominciarono a studiare soluzioni che permettessero al Deltaplano di volare anche in zone pianeggianti, e non solo “lanciandosi” da alture.

Inizialmente l'ala fu dotata di un piccolo motore ed elica posta sulla parte anteriore dell'ala ma questa soluzione era pericolosa per l'incolumità del pilota, e di scarsa stabilità in volo. Si pensò quindi di costruire un carrello a “triciclo”, e dotarlo di motore posteriore. Dal principio furono impiegati motori di motociclette, di wolkswagen, oppure derivati da motoslitte opportunamente modificati per il nuovo impiego.
Nacque così il Deltamotore o come alcuni lo definiscono il Pendolare, piccoli velivoli dal peso contenuto, variabile dai 100 ai 180 kg, che consentono di alzarsi in volo da piccole avio superfici erbose.

Dai primi rudimentali Deltaplani si è passati a modelli più evoluti, studiati in gallerie del vento e dalle prestazioni eccellenti che permettono di raggiungere quote ragguardevoli.
Il Deltamotore è pilotato con lo spostamento della barra direzionale, posta davanti al pilota, anziché i classici comandi aerodinamici (vedi i piccoli ultraleggeri). Spostando la barra in avanti oppure portandola verso il proprio corpo, otterremo l'alzamento oppure la discesa del velivolo.

I giri del motore che determinano una maggiore o minore velocità, sono determinati da un pedale posto sul carrello, e comandato col piede destro. Col piede sinistro si aziona il pedale del freno (logicamente quando si rulla sulla pista dopo l'atterraggio).
Inoltre l'ala è flessibile anziché rigida, sotto alla quale è sospeso un carrello “triciclo”, all'interno del quale prende posto il pilota, e in alcuni casi un passeggero. Dietro il pilota c'è il motore con l'elica.

Volare non è difficile, dopo aver superato una visita medica d’idoneità, si frequenta una scuola per conseguire il brevetto necessario. In Italia con il crescente interesse verso il Deltaplano, sono nate molte avio superfici, sparse su tutto il territorio Nazionale.
Si può consultare l'ubicazione dei campi volo tramite l'avio portolano, che fornisce le coordinate geografiche, numeri di telefono e informazioni varie a chi vuole compiere lunghi voli.

Sebbene possa dare l'impressione di una scarsa stabilità, il Deltamotore, è in realtà piuttosto stabile, facile e intuitivo da pilotare, è nell'insieme uno dei “mezzi” aeronautici più sicuri per volare. In caso di spegnimento del motore, mentre si è in volo, è possibile planare tranquillamente, come fosse un normale Deltaplano privo di motore, in parole semplici come un aquilone.
Si può volare in Deltamotore tutti i giorni, l'importante è che vi siano le condizioni meteo favorevoli, e non bisogna oltrepassare le quote (altitudine) stabilite per legge, variabili in caso di giorni feriali oppure prefestivi e festivi.
Il Deltamotore è generalmente più economico degli ultraleggeri convenzionali, infatti, possono essere smontati e facilmente trasportati nei luoghi dove volare, in poco tempo si rimontano per il volo e possono essere hangherati in piccoli spazi, in pratica quello necessario al carrello.
Altra caratteristica del Deltamotore è l'assenza di velivoli destinati ai voli acrobatici.



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