In questo articolo conoscerai la disciplina sportiva (per alcuni estrema) del Canyonig,
ovvero la discesa a piedi di cosi d’acqua e cascate.
Il Canyoning conosciuto anche con il nome di torrentismo è uno sport “estremo” che consiste nella discesa a piedi di corsi d’acqua che scorrono all’interno di gole scavate dai fiumi nella roccia. Questi corsi d’acqua anno la caratteristica di avere una ridotta portata ed una forte pendenza. Proprio per questa tipologia le rive dei fiumi e torrenti adatti alla citata disciplina il più delle volte risultano inaccessibili.
Calarsi con le corde da una cascata in mezzo agli spruzzi è molto divertente ma occorre non sottovalutare i pericoli che ne possono derivare. Oltre un certo punto diventa pericoloso oppure è impossibile effettuare la “discesa”.
Bisogna anche ricordare che la traiettoria di discesa dalla cascata viene decisa dalla persona che posiziona l’ancoraggio. Tenendo presente la differenza di portata (acqua) che hanno i torrenti si dovrà tener conto delle situazioni limite che possono presentarsi per non rischiare che una piacevole giornata di sport si tramuti in qualcosa di spiacevole.
Nelle forre di grande portata può capitare di scendere accanto a cascate “rumorose”, bagnati solo dall’acqua nebulizzata e dagli spruzzi delle medesime.
Una considerazione importante da tenere presente è che cominciata la discesa non è più possibile fare il percorso a ritroso ma solo proseguire fino al termine (uscita). Per indicare tutto questo i praticanti di questo sport estremo usano il termine di forra. All’interno della medesima vi sono diversi ostacoli da superare, cascate che vengono superate impiegando corde o quando possibile facendo tuffi o arrampicate in discesa.
Di frequente alla base delle cascate sono presenti piccoli laghetti che vengono superati a nuoto per raggiungere la riva una volta discesi con le corde. Nell’impiego delle corde da discesa è necessario disporre di un punto di ancoraggio a cui fissare le medesime, predisposte tramite l’utilizzo di tasselli ad espansione fissate tramite l’utilizzo di tasselli ad espansione utilizzando resine specifiche.
Terminata la discesa le corde vengono recuperate per essere nuovamente impiegate in una successiva calata, ecco perché non è possibile fare il percorso a ritroso. Generalmente i percorsi di Canyoning anno una durata compresa fra le 2 e le 8 ore, ma possono esserci percorsi ben più lunghi in cui è necessario fare un bivacco notturno.
Altra caratteristica di questo sport estremo consiste di non essere individuale ma di gruppo.
Considerata la quantità di materiale indispensabile per praticare questa disciplina nonché per motivi di sicurezza è consigliato formare gruppi non inferiori alle 4 persone.
Nel nostro paese l’attività si svolge prevalentemente nelle forre di tutto l’arco Alpino e zone centrali della nostra Penisola, ma i luoghi più interessanti per la pratica del Canyoning si trovano in regioni quali il Piemonte, Lombardia, Sardegna ed Abruzzo.
Materiale necessario alla pratica del Canyoning
Muta: In neoprene che serve a proteggersi dal freddo, in alternativa si può usare una tuta da speleologia accoppiata con una muta usata per praticare il windsurf.
Cappuccio, calzari e guanti: Anch’essi in neoprene.
Scarpe: In commercio si possono trovare calzature specifiche per il Cayoning fabbricate in neoprene o gomma. Alcuni suggeriscono scarponcini leggeri da trekking ma dal momento che il torrentismo si svolge a contatto con l’acqua suggerisco di optare per calzature in neoprene.
Imbrago, moschettoni, e discensore. Consentono di scendere le cascate con le corde, oltre a ciò meglio disporre di moschettoni supplementari autobloccanti per la risalita e corde di sicurezza.
Coltello: Utile nel caso in cui si debba recidere la corda.
Corde: Specifiche per Cayoning oppure per la speleologia, queste corde anno un diametro compreso tra i 9 ed i 10,5 mm.
Borsino: Utile per contenere materiale quale un martello, tasselli da piantare durante la discesa. Contenitori stagni. Dove riporre provviste e materiale di pronto soccorso.
Condizioni di pericolo
Principalmente sono due i fattori di pericolo durante questa affascinante disciplina, l’acqua ed il freddo. Piene improvvise da parte dei fiumi, anche le piccole quantità d’acqua nelle forre di limitate dimensioni rappresentano un fattore di pericolo. Il freddo generalmente è dovuto alla prolungata sosta sotto le cascate, questa può determinare l’ipotermia.
Condizioni richieste
Non è necessaria una preparazione fisica specifica ma suggerisco di avere una certa familiarità con l’acqua e di non praticare il Cayoning da soli ma di formare gruppi di almeno 4 persone. Naturalmente esistono percorsi con diversi gradi di difficoltà quindi per i meno esperti è indispensabile cominciare dai più facili; alcuni dei quali sono ubicati nella parte alta del lago di Garda. Considerati i pericoli sopra elencati suggerisco di avvalersi dell’esperienza di guide escursionistiche locali.
Dove praticare il Canioning