La parola “rafting” deriva dall'Inglese (to raft) che significa navigare su di una zattera.
É una disciplina sportiva che consiste nel discendere i fiumi a bordo di un gommone inaffondabile, tra paesaggi incantevoli e adrenalina per chi ricerca forti emozioni.
L'equipaggio è composto di un numero di persone variabili da quattro a otto, queste governano il gommone per mezzo di pagaie.
Il Rafting è anche definito uno sport estremo, ma sempre più persone si avvicinano a questa disciplina, che può essere praticata da chiunque sappia nuotare, bene inteso accompagnati da una guida esperta che impartisce gli ordini all'equipaggio. I partecipanti alle “escursioni” riescono a mantenere la posizione dentro il gommone, tramite i piedi infilati in apposite asole sul fondo della zattera.
Nella discesa su cascate con forti sobbalzi ci si può tenere stretti a corde sistemate sui fianchi del gommone.
In Italia vi sono moltissimi luoghi, dove praticarlo, ad esempio in Trentino Alto Adige (val di Sole), qui si trova il fiume Noce, un torrente con diverse rapide. Spostandosi nell’Italia centrale, abbiamo situazioni interessanti in Umbria, precisamente sotto la cascata delle Marmore. Il fiume Nera consente una discesa di oltre 3 km con ripide di grado 4 (nel rafting la classificazione va da uno a sei gradi). Come abbigliamento è necessario dotarsi di una muta in neoprene, giubbotto di galleggiamento e casco.
Il Rafting si può anche praticare nell’Italia meridionale, anche se non vi sono i torrenti e catene montuose come le Dolomiti. Ad esempio in Calabria nel parco Nazionale del Pollino ci sono torrenti d'acqua in cui praticarlo.
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