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In quest’articolo leggerai della storia inerente alla Vela, di regate in solitario intorno al Mondo, e altre che si svolgono in Italia. Di persone che con la loro “filosofia” di vita legata al mare, sono diventate un punto di riferimento per tutti gli appassionati della Vela.
La storia della vela
Sin dai tempi più remoti, l'uomo che abitava in prossimità di fiumi, laghi o mare, ha utilizzato la barca a vela perspostarsi, per pescare, nei commerci ecc.
Lo storico greco Pausianas descrisse una gara velica organizzata nel II secolo a. C in onore di Dionysus, nelle vicinanze del tempio greco dedicato ad Afrodite presso la località di Ermioni.
Nei sepolcri dei Re Egiziani, sono stati rinvenuti modellini di navi, queste servivano per il viaggio dell'anima del defunto. Un pittore dipinse all'interno di una tomba, una barca con la vela quadra, quindi escludendo in tal modo l'ipotesi che si trattasse di una semplice piroga.
Anche se dai tempi antichi sopra descritti, l'uomo ha realizzato imbarcazioni sempre più grandi e veloci, in diverse parti del Mondo esistono imbarcazioni che ricordano quelle del tempo passato. In Brasile i pescatori usano in mare “zattere” chiamate jandadas ad esempio (disegno a sinistra).
Per la navigazione quando gli uomini cominciarono a solcare i mari, usavano come punti di riferimento il Sole e le stelle di cui conoscevano la posizione sulla volta celeste, nelle varie stagioni. Alcune costellazioni come l'Orsa Maggiore o Minore sono visibili tutto l'anno. Come strumenti usavano tavolette su cui erano dipinte la rosa dei venti, questa era orientata a mano, ad esempio sulla stella Polare, facente parte della costellazione dell'Orsa Minore.
Repubbliche marinare
Il termine Repubbliche Marinare si riferisce alle quattro città costiere Italiane, Genova, Pisa, Amalfi e Venezia, che dopoil X secolo ebbero un'autonomia politica grazie ai commerci marittimi. La bandiera dellaMarina Militare Italiana riporta le insegne delle quattro città marinare sopra citate.
La particolarità di queste Repubbliche Marinare stava nel fatto che avevano una moneta propria, una flotta, autonomia politica, consoli nei vari stati che ne curavano gli interessi nei vari porti. Aver partecipato con le proprie navi alle Crociate.
La ripresa economica dall’anno 1000 e l'insicurezza delle vie commerciali su “terra”, fece si che i commerci si spostassero via mare in tutto il Mediterraneo. La crescente autonomia assunta dalle quattro città portuali Italiane gli fece assumere un ruolo importante nello scenario Europeo.
A livello istituzionale, Genova, Pisa, Amalfi e Venezia formarono dei governi repubblicani autonomi. I commerci marittimi erano il fondamento della loro economia e autonomia politica. Le quattro città a causa delle incursioni Saracene si dotarono di potenti flotte da guerra, e nei secoli X e XI passarono al contrattacco.
Le Crociate offrirono alle quattro Repubbliche Marinare l'opportunità di espandere i propri mercati verso Oriente, creando nuove basi, stabilimenti commerciali ecc. Queste basi commerciali finirono anche per influenzare i governi locali, ottenendo dai medesimi privilegi doganali e fiscali. Non tutte le quattro città ebbero una vita autonoma lunga, Venezia e Genova arrivarono fino al periodo Napoleonico. Pisa passò sotto il governo di Firenze nel 1406, mentre Amalfi nel 1131 passò sotto il governo dei Normanni.
Lo sport della vela
Quando si parla di sport della vela, ci si riferisce alle regate veliche, anche se vi sono sport differenti tra loro che fanno uso della vela, dal Windsurf al Kite Surf oppure allo Snow – Kite ecc.
Lo sport della vela si distingue da questi ultimi perché sono impiegate imbarcazioni, dalle piccole dimensioni a quelle più grandi, alcune composte di multi scafi come nel caso dei catamarani. Tutte le imbarcazioni che gareggiano nelle gare veliche, ricevono la forza “propulsiva” dal vento, tramite le vele che possono essere uniche o più, comunque sempre manovrate manualmente dagli uomini facenti, parte dell'equipaggio.
Alcune delle regate Veliche più conosciute
Vendée Globe
La Vendée Globe è una regata oceanica in solitaria senza scalo e assistenza, che si svolge ogni quattro anni; è considerata nella vela l'Everest dell'alpinismo. La partenza e l'arrivo sono a Le Sable d'Olonne nel Nord Ovest della Francia, ma non distante da Nantes. (Cliccando sul logo a sinistra vi collegherete con il sito ufficiale della manifestazione dove potrete trovare tutti gli approfondimenti che desiderate. Anche in questo sito, nella sezione Grandi Avventure c'è un articolo dedicato a questa regata. QUI)
La “leggenda” narra che la competizione sia nata da un gruppo di amici in cerca di sensazioni forti. Philippe Jeantot organizzò la prima Vendée Globe nel lontano 1989, “il tempo”, ha dichiarato, è un elemento essenziale e inevitabile per raggiungere una perfetta simbiosi con la sua barca.
Nel corso della prima edizione siamo andati incontro all’ignoto. Nessuno dei tredici skipper partecipanti alla regata del 1989 aveva fatto l’esperienza di navigare in solitario per oltre 100 giorni.
Ai giorni nostri, dopo il classico colpo di cannone gli equipaggi partecipanti si dirigono verso il Golfo di Biscaglia, quindi scendono verso sud attraversando i tre punti estremi di Sudamerica, Africa e Australia, affrontando le insidie di Capo Horn, Buona Speranza e Leewin.
Chi parte per quest’avventura velica, è consapevole del fatto che trascorrerà diversi mesi in mare in solitario, mangiando cibi liofilizzati e dormendo non più di cinque ore il giorno, esposti alle intemperie, inzuppati fradici con onde di notevoli dimensioni.
Come se non bastassero questi elementi climatici a rendere particolarmente dura questa regata, vi si mettono pure i cetacei a complicare le cose. Com’è capitato al Francese Rafhael Dinelli nell'edizione del 2000 quando la sua barca andò a sbattere sulla schiena di una grande balena, determinando il suo ritiro dopo aver raggiunto la costa Sudafricana.
Per partecipare alla regata velica, bisogna qualificare se stessi e, la barca impiegata, a prescindere dai mezzi economici disponibili, il candidato deve dimostrare di poter sostenere un'avventura come il giro del mondo in solitario e avere la barca adeguata alle situazioni estreme che si affronteranno nella regata oceanica.
Col tempo i regolamenti sono stati adeguati anche al progresso tecnico fatto in ambito navale, gli scafi ora devono essere auto-raddrizzabili e inaffondabili, a tenuta stagna. Una parte del ponte come la chiglia, devono essere verniciate in arancione fosforescente per consentire una rapida individuazione in caso di pericolo. A bordo bisogna avere una zattera di salvataggio, kit di sopravvivenza e ripetitore radar.
(Nelle foto in alto, prelevate dal sito ufficiale, sono raffigurati gli arrivi di Steve White e Rich Wilson nel 2009)
Parliamo della Vendee Globe anche nella sezione Le grandi Avventure. Quì >>
La Coppa America
La competizione velica fu ideata nel 1851, per celebrare la prima esposizione Universale di Londra. Nella prima edizione si chiamava la “coppa delle cento ghinee” per il costo sostenuto nel suo acquisto.
La prima regata si svolse in Inghilterra, circumnavigando l'isola di Wight. Il Royal Yacht Squadron schierò alla partenza quattordici imbarcazioni mentre gli Americani del New York Yacht Club parteciparono con una sola imbarcazione chiamata “America”. Gli Inglesi sicuri di una loro vittoria, derivante dal fatto che erano padroni incontrastati dei mari da secoli, ebbero una cocente delusione.
L'imbarcazione America vinse la regata davanti all'imbarcazione Inglese “Aurora”. In seguito gli Americani diedero alla regata una nuova denominazione: Coppa America in onore della barca vincitrice della prima edizione. (A sisinistra una rappresentazione pittorica della prima regata)
Toccati nel loro orgoglio gli Inglesi diedero vita a numerosi “sindacati” per riportare la coppa in Inghilterra, ma questa rimase in mano agli Americani per ben 132 anni, ovvero venticinque edizioni della famosa regata.
Uno degli sfidanti più famosi e determinati nel riportare la coppa in Gran Bretagna, fu il facoltoso Sir Thomas Lipton (Proprietario della nota marca di The - A sinistra in una vecchia foto), tra il 1899 e il 1930 diede vita a cinque sfide con barche tutte denominate Shamrock, non vi erano solo motivi nazionalistici a spingere il facoltoso Inglese, ma anche scopi pubblicitari legati alla sua attività di commerciante del The.
Dopo la seconda guerra mondiale, fu introdotta una nuova classe di dodici metri (stazza internazionale). Dal 1983 in seguito alla crescente richiesta di partecipare alla Coppa America, fu introdotta la Louis Vuitton Cup allo scopo di determinare lo sfidante che avrebbe conteso la Coppa America ai detentori (sempre gli Stati Uniti).
A questa edizione risale la prima partecipazione Italiana con l'indimenticata barca “Azzurra” portata in mare dall’Yacht Club Costa Smeralda. La barca era affidata a Cino Ricci, al timone Mauro Pelaschier, la nostra barca si classificò terza tra gli sfidanti, ma ebbe il grande merito di far conoscere al pubblico Italiano la Coppa America.
Inquesta edizione gli Americani dopo ben 132 anni d’imbattibilità furono sconfitti dagli Australiani di “Australian II”.
Nel 1987 gli Americani si riprendono la coppa con l'imbarcazione Stars & Stripes, in questa edizione partecipa nuovamente Azzurra e la nuova barca Italia, settima. Nel 1992 “America3” del miliardario Bill Kock sconfisse la barca Italiana “Il Moro di Venezia” di proprietà del ravennate Raul Gardini, condotto dal timoniere statunitense Paul Cayard.
Dal 1999 è il Team New Zeland condotto da Peter Blake ad aggiudicarsi la Coppa America, portando il “campo di gara” nei mari della Nuova Zelanda. In Tempi recenti l’Italia ha partecipato alla Coppa America con barche quali “Luna Rossa” e Mascalzone Latino.
La Route du Rhum
Questa è una regata oceanica molto conosciuta tra i velisti di tutto il Mondo, ripercorre la vecchia rotta del commercio di Rum tra l'America e l'Europa. La “Rotta del Vino” fino a due secoli fa collegava la Francia con le colonie Caraibiche delle Antille, permettendo ai coloni di esportare in Francia il Rum.
Ora che la rotta non è più sinonimo di scambi commerciali e non è infestata dai pirati, è diventata una famosa gara velica. La manifestazione fu ideata nel 1978 dal francese Michel Etevenon e si svolge ogni quattro anni, si parte da Saint-Malo (Francia) per arrivare a Pointe-à-Pietre (Guadalupa).
Vi partecipano i migliori skipper del Mondo, dopo il classico colpo di cannone che dal via, gli equipaggi si “lanciano” con i loro monoscafi e multi scafi nell'attraversata in solitaria dell'Atlantico, percorrendo 3540 miglia. Da Saint-Malo i regatisti si portano verso Cap Grouin, poi Cap Brèton punta occidentale della Francia, lasciata la manica, gli skipper devono affrontare il Golfo di Biscaglia, quindi attraversare l'oceano Atlantico.
La Route du Rum è diventata nel corso degli anni, una regata tra le più importanti del circuito velico Mondiale.
La Barcolana
La più conosciute regata velica Italiana, si svolge nel mare antistante alla città di Trieste, il suo nome è “La Barcolana”. La prima edizione si svolse nel lontano 1969 con la partecipazione di cinquantuno barche.
Per i successivi dieci anni, la vittoria della regata fu un affare tra i Circoli Velici Triestini, solo nel 1980 vi fu la prima vittoria di una barca arrivata dall'estero (Monaco di Baviera).
La Barcolana è la regata di tutti, da chi va per mare a livello amatorialee a chi ne ha fatto una professione a tempo pieno. In questa regata si misurano scafi piccoli e di grandi dimensioni con gli ultimi ritrovati tecnologici in fatto di navigazione a vela.
Nel golfo di Trieste, che ci sia la bora o la bonaccia, La regata si svolge la seconda domenica di Ottobre di ogni anno ed è sempre un evento molto atteso. Non vi è un numero massimo di partecipanti, così dalle prime cinquantuno barche si è passati alle oltre 2000 imbarcazioni delle ultime edizioni, presenti in acqua contemporaneamente, facendo diventare Trieste la capitale velica del Mediterraneo.
Nei giorni che precedono la regata, sono previste mostre ed eventi, al “Villaggio Barcolana” (ingresso gratuito) che occupa per un chilometro la riva di Trieste, dal Canale Ponterosso al Salone degli Incanti, in cui sono esposti prodotti nautici, in quasi 200 tensostrutture espositive.
Ogni giorno si susseguono Spettacoli musicali e culturali, come la “Barcolana di carta” presso la Stazione Marittima, in cui sono esposti libri aventi come tema il mare, e incontri con gli scrittori.
La lunga settimana della Barcolana comincia con la “Barcolina”, regata velica per i più giovani appartenenti alle classi Optimist, Laser e Techno.
Seguirà la regata “Sail Trieste” per velisti che si vogliono misurare con la stessa tipologia di scafi.
Gli equipaggi partiranno dallo specchio d’acqua antistante alla piazza dell’Unità, quindi i velisti raggiungeranno la boa posta nei pressi del Castello di Miramare, dove invertiranno la rotta per dirigersi verso il bacino di San Giorgio dove è posto il traguardo.
Anche le imbarcazioni storiche hanno il loro “momento di gloria” all’interno della settimana velica Triestina con la Barcolana Classic. Le imbarcazioni classiche, spirito tradition saranno esposte lungo le banchine del Molo Sartorio creando a un museo della marineria a cielo aperto.
In questa circostanza saranno aperte al pubblico che potrà ammirare queste bellissime signore del mare. Poi gli equipaggi a bordo di queste imbarcazioni d’epoca creeranno a un’affascinante regata da Triste a Miramare e ritorno.
Ma l’apice sarà con il colpo di cannone che da il via alla Barcolana, il percorso forma un quadrilatero di sedici Miglia nel punto più a nord del Mar Adriatico, con vertici fissi e una boa posta in acque Slovene.
La regata è sempre molto seguita dal pubblico, che dalle alture carsiche del golfo di Trieste ha una visuale ottima sulla competizione velica.
L'unico requisito per partecipare alla Barcolana è di avere una barca di almeno 6 metri di lunghezza, quindi si possono veder regatare dagli scafi più tecnologici a quelli che normalmente solcano il mare.
Per maggiori informazioni si può visitare il sito internet: www.barcolana.it
Bernard Montessier
Dopo aver solcato il Pacifico in lungo e largo e recatosi in Francia, decide di intraprendere un viaggio molto ambizioso quando apprende che il Sunday Times organizza per la prima volta nel 1968 la Golden Globe, regata in solitaria intorno al mondo senza scalo.
La partenza può essere fatta da un qualsiasi porto dell’Inghilterra e Bernard salpa dal porto di Plymouth il 22 agosto. Quando si ritrova primo in classifica e con la vittoria quasi certa decide di ritirarsi dalla competizione rinunciando all’arrivo a onori, gloria e 5000 sterline come premio (il Golden Globe sarà vinto da Robin Knox-Johnston).
Bernard comunica la sua decisione lanciando un messaggio con la fionda su di una nave cargo in navigazione, queste sono state le sue parole: continuo perché sono felice in mare.
Così abbandona la competizione per continuare da solitario il suo vagabondare nei mari.
Per questo suo gesto inaspettato Montessier diventa un mito non solo per tutti i velisti ma anche per gli amanti dell’avventura, spiegherà in seguito la sua decisione in un libro intitolato “la lunga rotta” diventato un cult per la gente di mare.
Nella sezione " I Protagonisti dell'Avventura" potete trovare una pagina dedicata a questo grande navigatore
Per chi volesse imparare i segreti della vela, e incominciare a navigare sospinti solo dal soffio del vento, non c'è alternativa. La cosa migliore è iscriversi ad una scuola di vela. In Italia siamo fortunati sono molte e distribuite in tutte le regioni bagnate dal mare, o con un lago interno sufficientemenete grande. Certo l'elenco non è completo ma presto verrà aggiornato con nuovi nomi.
Scuole di Vela
Ameglia (Sp), Le Bateau Blanc: www.lebateaublanc.it
Bari, Blunose Yachting: www.blunosya.it
Bergamo, Hydra: www.scuolanauticahydra.it
Bologna, Compagnia Viaggiatori e Sognatori: www.compagnianaviganti.com
Brescia, Garda Yachting Center: www.gyc.it
Cagliari, Altair: www.altairscuolanautica.it
Cattolica (Rn), Sea Way: www.seawayservice.com
Chioggia (Ve), Pionieri del Mare: www.pionieridelmare.it
Como, Circolo Velico Annje Bonnje: www.annjebonnje.it
Ferrara, Oltremare: www.oltremare.it
Firenze, La via del Mare: www.laviadelmare.it
Genova, Andare a Vela: www.andareavela.it
Genova, Sailor’s Center: www.sailorcenter.it
Imola (Bo), A Vele Cazzate: www.avelecazzate.com
Imperia, Avui: www.avui.it
La Spezia, Dea dei Mari: www.deadeimari.it
Livorno, Velamedicea: www.velamedicea.it
Milano – Monza, Orza Monore: www.orzaminore.it
Milano, Utopia: www.utopiascuolavela.it
Milano, Vivere la Vela: www.viverelavela.com
Milano, Bluesailing: www.bluesailing.it
Milano, Blu Oltremare: www.bluoltremare.com
Milano, Dodicesimo Meridiano: www.dodicesimomeridiano.com
Milano, Velamare: www.velamare.it
Monza, Marvelia: www.marvelia.it
Napoli – Procida, Bluedream: www.bluedreamcharter.com
Pescara, La Scuffia: www.lascuffia.com
Pordenone, Nautilus Italia: www.nautilusitalia.com
Procida (Na), Bludream: www.bludreamcharter.com
Rimini, Albatros Rimini: www.agenzia-albatros.it
Roma, Vivere la Vela: www.viverelavelaroma.it
Roma, Altura: www.alturavela.it
Roma, Rinaldi: www.rinaldinautica.it
Roma, Velateam: www.velateam.it
Roma, Granlasco: www.granlasco.it
Sibari (Cs), Scuola di Vela: http://www.scuolavela.8m.com/
Siracusa, Sailing Team: www.sailingteam.biz
Taranto, Galeandro: www.scuolanauticagaleandro.it
Imperia, Riviera Vento: www.rivieravento.com
Torino, Scuola Vela Levante: www.velalevante.it
Trieste, Arawak: www.arawak.it
Venezia, Vento di Venezia: www.udusport.it
Vicenza, Vela Maestra: www.velamaetra.com
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