K A Y A K

Il Kayak è un tipo d’imbarcazione usata inizialmente dagli Eschimesi, si differenzia dalla Canoa Canadese dal tipo di pagaia (remo)impiegato. A seconda che si usi il Kayak in mare o torrenti, si avranno caratteristiche diverse. In quest’articolo leggerete dei vari tipi di Kayak esistenti, dei materiali impiegati ecc.

          

Definire chi abbia inventato il kayak è pressoché impossibile, in alcune tombe dei sumeri furono ritrovate imbarcazioni realizzate in fibra vegetale e simili alle canoe odierne.
Di certo il Kayak era originariamente un tipo di canoa usato dagli Inuit (popolo Eschimese), per i loro spostamenti e per andare a caccia, nelle acque gelide della Groenlandia e Alaska.
Queste “imbarcazioni” erano costruite con materiali facilmente reperibili in natura, il legno e le pelli di animali. La loro caratteristica, era che in caso di capovolgimento in acqua, riprendevano la posizione iniziale senza uscire dal “pozzetto” (le persone non potevano restare a lungo nel mare gelido).
Rispetto ai tempi passati la tecnica costruttiva ha fatto notevoli passi in avanti. Ora sono impiegati carbonio, vibra di vetro, polietilene e altri materiali compositi. Anche il design dei Kayak a “subito” notevoli cambiamenti in funzione dell'uso fatto da queste imbarcazioni, è comparso il paraspruzzi, comparti stagni, timoni ribaltabili (nei modelli da mare) ecc.
Il Kayak si differenzia dalla canoa “canadese” per l'uso di una pagaia a doppia pala, mentre nella canoa, la propulsione all'imbarcazione è data da una singola pagaia. Oltre alla tipologia della pagaia, singola per la canoa, differisce anche da quest'ultima per essere completamente coperta, fatta eccezione per il pozzetto dove occupa il posto la persona.

Stabilità
Come per tutte le imbarcazioni, anche per i Kayak vale il principio che più sono larghi e maggiore è la loro stabilità, questo tipo è l'ideale per i principianti di questa disciplina. I Kayak a profilo di “V” o tonde sono meno stabili della precedente, ma sono le preferite dagli esperti, in condizioni d'acqua molto mossa.
Gli scafi che presentano un fondo piatto con alti fianchi, sembrano offrire una buona stabilità, si destreggiano bene in acque agitate, ma vi è un maggior attrito all'acqua, e sono più difficili da raddrizzare in caso di ribaltamento.

Materiali
I Kayak moderni sono costruiti in vari materiali, dalla fibra di vetro al kevlar, oppure impiegando materiali più ricercati come la fibra di carbonio. I Kayak realizzati in carbonio sono molto leggeri ma questo va a discapito durabilità, quelli costruiti in plastica, anche se più pesanti, sono maggiormente resistenti agli urti e maltrattamenti in genere.
La plastica presenta il difetto che in caso di rottura di parti dello scafo, può essere riparato solo con delicate saldature eseguite da esperti.
Al contrario la fibra di vetro si ripara facilmente, alcuni Kayak sono ancora realizzati in legno e tessuto da nostalgici appassionati che se lì costruiscono.

       

Modelli da turismo
Nella scelta del Kayak da turismo, bisogna aver ben chiaro l'uso che se ne vuol fare.
Per un uso in mare o su acque tranquille un’imbarcazione lunga 5 metri è l'ideale, per un uso su specchi d'acqua con canneti o canali secondari, è meglio preferire un kayak di lunghezza inferiore (3,80 – 4,30 metri) per usufruire della maggiore maneggevolezza di queste barche.
La chiglia di questi kayak è pronunciata per fendere meglio l'acqua e tenere la direzione in modo migliore.
Le giuste dimensioni per un'imbarcazione di uso turistico da usare in mare, lago o fiume è indicato in 4 metri circa, per l'uso in mare s’impiegano kayak di lunghezza maggiore. Per quest'ultimo impiego sono vendute imbarcazioni dotate di gavoni stagni per contenere il proprio bagaglio, con questi kayak e col giusto allenamento si possono fare parecchie miglia in mare, magari spostandosi da isola in isola, come l'arcipelago Toscano, oppure in Sardegna.

Kayak da mare
Il kayak da mare è nato nel 1865 per opera dell'inglese John Mc Gregor (la canoa è conservata in un museo Londinese), i primi modelli fabbricati assomigliavano solo approssimativamente ai kayak degli eschimesi ed erano fabbricati con tela cerata e legno.
Solo con l'avvento della vetroresina i kayak furono prodotti in scala industriale diffondendosi in tutto il mondo con le sembianze di quelle Eschimesi.
Negli ultimi tempi queste imbarcazioni anno avuto un grandissimo progresso tecnologico, tanto che questi kayak sono stati impiegati in spedizioni in condizioni naturali estreme, offrendo prestazioni considerevoli.
 

Kayak da torrenti
Sono imbarcazioni dalle linee arrotondate, per un uso “estremo” suggerisco kayak di lunghezza non superiori ai 3 metri aventi la prua e la poppa sollevate per aver una maggiore manovrabilità.
In acque calme sono “imbarcazioni” lente anche se molto impiegati in quest’ambiente naturale, ma che danno grandi soddisfazioni alle persone che affrontano torrenti impegnativi.
Questi Kayak sono dotati di alcuni accessori obbligatori quali un ampio pozzetto di sicurezza, punte arrotondate dello scafo per non rimanere incastrati tra le rocce. I Kayak con lunghezze comprese tra i 3,30 e 3,90 metri abbiamo imbarcazioni che si adattano a diversi usi, dalla discesa di torrenti impegnativi a quelli più tranquilli, tutto questo va valutato principalmente in base alla capacità delle persone che si dedicano a questo sport.

Dove praticare il Kayak

Di seguito puoi trovare alcuni siti dove praticare il Kayak nel nostro paese, sempre con l’ausilio di guide esperte, che conoscono i corsi d’acqua
e i loro punti difficili.

Piemonte - Monrosa: http://www.monrosarafting.it/
Sardegna - Barbagia no Limits:  http://www.barbagianolimits.it/
UmbriaRafting Marmore:  http://www.raftingmarmore.com/
Valle d’Aosta - Adventure Center:  http://www.adventurecenter.it/


 

Canoa e Kaiak:
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