BUNGEE JUMPING       
 
 
 


In quest’articolo conoscerai il Bungee Jumping, anche se basta scrivere che ci si lancia da ponti o piattaforme, con un elastico per capire di cosa si tratta. Qui conoscerai com’è dove è nata questa disciplina, dove praticarla e altre notizie utili.

Il Bungee Jumping è uno sport estremo (ma forse è inappropriato questo termine), che consiste nel lanciarsi da ponti, dighe o elevate piattaforme legati a elastici.
La disciplina trae la sua origine presso le isole “Nuove Ebridi” al largo dell'oceano Pacifico, che ora formano la Repubblica di Vanuatu. Era un rito (Gkol) d'iniziazione praticato dalle locali tribù che segnava il passaggio dei giovani dall'età dell'adolescenza a quella adulta.
Per dimostrare il proprio coraggio, i ragazzi di queste isole si lanciavano da alte torri costruite in canne di bambù, legati alle caviglie non con elastici... bensì con delle liane opportunamente preparate.

Passando agli inizi del 1970 si anno i primi salti in altre parti del Mondo, ma inizialmente questi erano considerati illegali, e l'elastico impiegato nei lanci era realizzato in caucciù.
Solo dal 1993 furono realizzati elastici specificatamente progettati per questo impiego sportivo, e molto si è fatto nella ricerca per rendere sicuro il salto. Ai giorni nostri gli standard di sicurezza sono notevoli, ma per maggior tranquillità suggerisco prima di assicurarsi che la struttura dalla quale si vuole praticare il Bungee Jumping, sia certificata SISE (standard italiano salto con elastico).
                   
In questo sport estremo, l'elastico impiegato è fissato alle caviglie del saltatore, tramite una coppia di cavigliere in tessuto ad alta resistenza, la persona che vuole lanciarsi, deve preventivamente indicare il proprio peso corporeo.                     
La “fune” è certificata per l'uso di 1000 lanci, ma le strutture più scrupolose che permettono alle persone di saltare nel vuoto, le sostituiscono dopo solo dopo 200 salti, l'elastico può avere un'estensione fino al 650%.

In accoppiata alla “fune” è usata una corda di sicurezza di tipo alpinistico, che sono a elevata resistenza a eventuali strappi nel caso di rotture dell'elastico
La corda è fissata al saltatore tramite un corretto imbrago fissato al bacino e al torace. Questo tipo di attacco funziona solo come sistema di sicurezza.             
A titolo di curiosità, l'elastico più grande che fu realizzato per Bungee Jumping è una fune usata per un lancio dall'elicottero, misurava 70 metri e aveva un peso 140 kg!

Contro indicazioni del Bungee Jumping

Per il genere di quest’attività sportiva, è bene valutare se si è cardiopatici, la forte accelerazione del corpo e il successivo primo strattone, possono influire su chi soffre di queste patologie. L'ipertensione arteriosa, dovuta all’iniziale paura nel lanciarsi nel vuoto, l'accelerazione iniziale e gli strappi successivi possono influire.
Eventuali svenimenti nel corso del salto rendono più difficoltoso il recupero del saltatore.
Danni all'apparato scheletric
o già esistenti possono arrecare grossi danni per la forte accelerazione e strappi successivi.
Qui ho elencato solo alcune delle più importanti patologie che dovrebbe tenere in considerazione una persona prima di saltare. Per meglio valutare la propria idoneità fisica suggerisco caldamente, di consultare il Medico di Famiglia che saprà valutare se potete dedicarvi al Bungee Jumping.

Come avviene il lancio:

Arrivati sul luogo del lancio, si viene invitati a compilare dei documenti che declinano la ditta da ogni responsabilità, e certificano la propria idoneità fisica a saltare con l'elastico.
Poi si dichiara il proprio peso e comincia l'operazione di imbrago, l'elastico alle caviglie tramite apposite cavigliere come detto prima. 
L'imbrago al bacino e petto per la corda di sicurezza. Ora il lancio può essere fatto da un'alta gru, diga, viadotto ecc. In tutti i casi si compiono le stesse operazioni.

Seguiti dal personale della struttura sono impartiti le ultime direttive su come comportarsi nella caduta, poi comincia il conto alla rovescia, poi ci si lancia.
Normalmente bisogna spingersi in avanti, con il viso rivolto verso la caduta, ricordarsi le braccia che devono essere aperte. Vi siete lanciati! Ora siete in caduta libera, questo vuol dire che l'elastico non è ancora in tiro.
L'accelerazione che il vostro corpo registra, è data in base all'altezza del punto di lancio e alla lunghezza dell'elastico. Pensate che nel giro di 3 secondi si può raggiungere una velocità di caduta di ben 97 km/h.
  La successiva resistenza aerodinamica del proprio corpo abbinata al peso dell'elastico, aiuta a diminuire la velocità di caduta. Segue la messa in tiro dell'elastico, che entra in tensione cominciando la fase di allungamento, si sente lo strattone, che varia secondo la posizione del proprio corpo.

Allungamento dell'elastico, in cui si continua a cadere verso il basso. Seguono i cosiddetti rimbalzi, il primo è dovuto alla forza che ha accumulato la corda in fase di discesa e che ora è restituita verso l'alto, determinando appunto una risalita del saltatore. Poi vi sono (generalmente) altri due rimbalzi minori.

Penzolamento, terminati i rimbalzi, si continua a penzolare a testa in giù, ma il sangue affluito alla testa può infastidire.
  In questo caso la corda di sicurezza è munita di nodi prospicienti al punto in cui è collegata all'imbragatura. Vi si può aggrappare con le mani per sollevarsi.
Discesa, ora un motore elettrico posto in cima alla pedana, fa scendere l'elastico, per cui il personale di “terra” procede al vostro recupero, la fune è riportata in alto per un nuovo salto.

Per maggiori informazioni su dove provare il Bungee Jumping, vi segnalo questi siti internet:
http://www.bungee.it/
http://www.bungy.it/

Ed ecco alcuni esplicativi video






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