Tourist Trophy
In questa pagina leggerai di una delle corse motociclistiche più famose al Mondo. Della sua storia, e di quanti vi hanno partecipato. Non si svolge su di un circuito, ma su strade aperte al traffico dell’isola di Man.
Questo vuol dire correre a lato di muretti, curve e dossi senza protezioni. Una vera “avventura” per chi vi gareggia.
Il Tourist Trophy è una manifestazione motoristica che ha avuto inizio nel 1907, quando le autorità dell’isola si misero in contatto la federazione motociclistica inglese, per organizzare una gara internazionale di velocità. Attraverso documenti ritrovati, l’atto emanato dal Parlamento dell’Isle of Man, risale però al 1904. Esso indicava la chiusura al traffico veicolare per lo svolgimento del Gordon Bennet International Car Trial, nel circuito denominato St. John. Adesso è di dimensioni ridotte rispetto a quello utilizzato dal 1911, a oggi chiamato Mountain, per un tratto montagnoso che i piloti devono affrontare.
Il Tourist Trophy è una è una competizione atipica nel contesto motoristico, perché consiste in una serie di prove cronometrate che prevedono la partenza singola dei piloti. Intervallati di dieci secondi tra l’uno e l’altro.
Questa caratteristica non permette ai piloti come pure agli spettatori, di conoscere il risultato della gara fino alla stesura finale della classifica. La lunghezza del circuito ricavato sulle strade dell’isola è di 37,73 miglia, corrispondenti a 60,7 km ed è percorsa da un minimo di una volta fino a un massimo di sei giri (secondo la categoria dei piloti). Per un totale di 364 km.
La caratteristica del circuito è molto varia e impegnativa. Si snoda tra i centri abitati, strade di campagna e tratti montuosi, con fondo stradale sconnesso. Curve veloci fiancheggiate da muretti, salite, discese, ma soprattutto traiettorie da rispettare tra i marciapiedi.
Per questo motivo oltre la settimana di gare, ne è aggiunta una di sole prove, che si svolgono in orari alquanto insoliti (si parla, infatti, delle 4,30 del mattino e del tardo pomeriggio). Questo per non creare disturbo al flusso di traffico dell’isola.
Durante le prove e le gare, le strade sono chiuse al traffico trenta minuti prima dell’inizio. Per vederle riempirsi al termine di ogni prova o gara da motociclisti ansiosi di ripercorrere il circuito in cui gareggiano i piloti.
Le difficoltà di “affiatamento” con il circuito, fanno si che ai Newcomers (nome dato ai principianti del Tourist Trophy) è dato un bonus di novanta secondi oltre il tempo massimo consentito per le qualificazioni. Il T.T dell’isola di Man è stato, nel secolo scorso, un appuntamento obbligato per i piloti più famosi.
Così come per le marche motociclistiche più importanti. Su questo “circuito della montagna”, com’è definito dai piloti, ha corso Duke, Agostini, Hailwood, Read, Surtes e Ubbiali. In tempi più recenti Dunlop, Haslam, Hislop e Fogarty, le stelle che anno fatto grande questo sport motoristico. Purtroppo non sono mancati gli incidenti mortali durante la manifestazione, ma il fascino di questa straordinaria gara rimane immutato.
Oltre alle prove e alle gare ufficiali, la manifestazione è un continuo susseguirsi di spettacoli e avvenimenti distribuiti su tutta l’isola. Dai raduni motociclistici monomarca alle gare di motocross, accelerazione ecc. Il tutto contornato dai superbi panorami dell’isola.