Pisa
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In questo articolo
potrai conoscere
la storia di Pisa,
i luoghi
e i monumenti da visitare,
esperienze personali,
manifestazioni culturali degne di essere menzionate e tante
altre notizie e curiosità.
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Piazza dei Miracoli - Cenni Storici
Gabriele d’Annunzio visitando Pisa con i suoi meravigliosi monumenti quali il Duomo, Battistero, Camposanto Monumentale e la Torre Pendente coniò l’espressione “ piazza dei miracoli”. Questo sintetizza tutt’ora lo stupore e l’ammirazione che da secoli coglie i turisti che giungono nella piazza varcando la porta della cinta muraria, o sboccando obliquamente da via S. Maria vedono istantaneamente il candore dei monumenti sopra il verde smagliante del tappeto erboso.
Di questo meraviglioso luogo colpisce il singolare isolamento del complesso: l’area dove si trovano gli edifici sacri è infatti ai margini dell’abitato urbano, nell’angolo nordoccidentale, in posizione appartata rispetto alla città. Grazie a scoperte archeologiche avvenute in seguito a lavori ferroviari, restituiscono al Duomo di Pisa tutta la sua centralità. Per comprendere questo concetto è necessario porsi nella dimensione marittima che fin dai tempi degli Etruschi prima, e dei Romani poi, fece grande e importante la città.
Situata in una felice posizione geografica, Pisa era al centro di una rete di percorsi marittimi, fluviali e terrestri, un fiume non più esistente (l’Auser) che l’ambiva l’area della piazza; scorrendo lungo il margine settentrionale e piegando verso sud per andare a gettarsi in Arno. E proprio nel fiume Auser, a poca distanza da piazza dei Miracoli, nei pressi dell’odierna stazione ferroviaria di San Rossore, vi era un porto fluviale che funzionò per un millennio.
Dall’età etrusca a quella tardo romana, riemerso dopo un lunghissimo oblio sul finire del XX secolo. Ed è stata grazie a questa scoperta archeologica che si è capito che in realtà gli edifici costruiti in “piazza dei miracoli” non furono realizzati a margine della città; ma in un’inedita centralità della medesima, oggi più percepibile se correlato al porto fluviale menzionato. Dunque fu questo il luogo scelto dalla chiesa pisana fin dalle sue origini, concordemente ritenute anteriori alla pace costantiniana del 313. In realtà i più antichi edifici sacri, vennero nel corso del tempo smantellati, e i monumenti che ammiriamo oggi in “piazza dei miracoli” risalgono ai secoli centrali del medioevo. Quando la repubblica marinara al massimo del suo splendore, grazie alle vittoriose imprese sul mare, affermava la propria supremazia in campo regionale e internazionale. Arrivando a rivendicare per se il ruolo di “ nuova Roma”.
Da tale smisurato orgoglio e consapevolezza, nacque il progetto di ricostruire in prossimità di una precedente cattedrale riscoperta nel corso di recenti scavi archeologici, la nuova S. Maria. Fondata nel 1064, anno della vittoriosa impresa antisaracena di Palermo, parte del bottino fu investito proprio nella sua costruzione. Il tempio di marmo bianco come la neve, così lo definì l’autore dell’iscrizione funebre per il suo architetto Buschetto (fu sepolto a fianco della prima arcata cieca in un sarcofago romano) rappresentava l’intera comunità civile e religiosa. Doveva rispecchiarne agli occhi del mondo, la fama, ricchezza e potenza acquisita dalla Repubblica Marinara.
Nella facciata furono apposte epigrafe che celebravano le principali imprese di Pisa. Ai lati della Cattedrale, furono usati nella sua edificazione, pezzi di reimpiego di monumenti di età romana, questo per sottolinearne la raggiunta grandezza di Pisa come un’altra Roma. Nella sommità del tetto fu collocato un magnifico grifone in bronzo, di fabbricazione islamica (ora vi è la copia in quanto l’originale è conservato nel museo dell’Opera). Proveniente dalla Spagna il grifone è giunto a Pisa col bottino di qualche spedizione militare.
Di fronte alla facciata della Cattedrale, venne edificato il Battistero, fondato nel 1152 su progetto di Diotisalvi; un edificio che secondo alcuni studiosi risulta fortemente impregnato di ricordi del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Risente nella sua edificazione degli influssi e delle relazioni tra l’architettura pisana e quella dell’Oriente. Alla costruzione del Battistero partecipò l’itera comunità pisana. Il cronista dell’epoca, Bernardo Marangone, narra che una delle otto colonne all’interno dell’edificio fu innalzata dagli abitanti della zona di Porta Aurea nel 1163. Secondo alcuni studi la pianta circolare del Battistero fu ripresa nel 1173 dall’anonimo progettista del Campanile (probabilmente Bonanno Pisano) o ancora Diotisalvi?
Il Battistero nella sua rotondità richiama le curve delle vicine absidi della Cattedrale, accomunato con gli altri edifici presenti nella piazza, dal rincorrere di colonne e archi.
La Torre Campanaria poco dopo la sua costruzione (è il più celebre monumento di Pisa) fu colpita dal “male oscuro” che l’ha resa famosa in tutto il mondo I gravi problemi statici furono risolti solamente dopo ottocento anni con i lavori di consolidamento, condotti nell’ultimo decennio del secolo scorso. Con la torre campanaria il complesso della Cattedrale era terminato. Ma nel duecento, mentre i lavori proseguivano e gli edifici si arricchivano di magnifiche opere d’arte quali affreschi e statue, vennero realizzati due nuovi fabbricati, onde definire lo spazio della Piazza come lo si può osservare attualmente.
Entrambi furono realizzati su commissione dell’arcivescovo di Pisa Federico Visconti. A Sud della Cattedrale venne eretto lo Spedale Nuovo ove ricevevano assistenza pellegrini, poveri e malati: l’edificio attualmente ospita il Museo delle Sinopie. Dal lato opposto e dietro la Cattedrale, venne edificato nel 1277 un nuovo cimitero ove concentrare le tombe fino allora sparse intorno al Duomo.
È il progetto sfociato nella realizzazione del Monumentale Camposanto. Straordinario chiostro quadrangolare, con la sua facciata marmorea, racchiude a nord la piazza dei Miracoli. Costruito per la sepoltura dei morti come pure per l’ammaestramento dei vivi; inviati a riflettere sulla vita terrena ed eterna dal grandioso ciclo di affreschi come il “trionfo della morte”. L’opera è conservata in un’apposita sala e costantemente monitorata.
Piazza dei Cavalieri
È una graziosa piazza, con un bellissimo palazzo e busti sulla facciata. Ornato da disegni, attualmente è sede di una scuola, a lato c’è la chiesa di Santo Stefano al cui interno sono esposti gli stendardi di navi Saracene presi durante le battaglie navali che videro impegnata la flotta Pisana. Purtroppo la chiesa è visitabile solamente nel corso di funzioni religiose.
Chiesa di Santa Maria della Spina
La piccola chiesa in riva al fiume Arno è uno straordinario esempio di gotico pisano. Santa Maria della Spina fu costruita nel 1230 sul greto del citato fiume nei pressi di un importante ponte (Ponte Novo). Il manufatto collegava le vie Santa Maria e Sant’Antonio, andò distrutto nel corso del XV secolo e non fu più ricostruito. La vicinanza della chiesetta al citato ponte determinò l’appellativo di S. Maria de Pontenovo. In seguito il nome fu mutato in S. Maria della Spina quando dal 1333, la chiesa custodì come reliquia una spina della corona di Cristo. Attualmente è esposta nella chiesa di S. Chiara.
-----Diario di Viaggio-----
Piazza dei Miracoli
La maggioranza dei turisti che arrivano a Pisa, accedono alla “piazza dei miracoli” (fu il poeta Gabriele D’Annunzio a coniarne l’espressione) varcando l’antica porta di piazzale Manin. Ed ecco apparire uno dei luoghi più visitati della Toscana. Alla nostra sinistra notiamo da prima il bellissimo Battistero. Quindi la monumentale piazza di cui fa parte, poi il Camposanto Monumentale, costruito per racchiudere in un unico luogo i sepolcri che un tempo “circondavano” il Duomo, posto al centro dell’area.
La Torre Pendente, sembra nascondersi dietro la grande chiesa. Ovviamente è il monumento più fotografato della piazza Vista dal basso non sembra altissima però vi assicuro che dall’alto la “prospettiva” è completamente diversa Dalla sommità della torre, c’è una superba vista panoramica sugli altri monumenti sottostanti e sulla città..
La piazza è conosciuta in tutto il mondo con l’espressione coniata da Gabriele D’Annunzio. In realtà andrebbe chiamata col suo vero nome: piazza del Duomo. La torre è decisamente inclinata, sulla sommità, preceduta dalla cella campanaria sventola l’antica bandiera di Pisa, quando questa era una delle quattro Repubbliche Marinare.
Tutti i monumenti di piazza Duomo o dei Miracoli sono circondati da un bellissimo prato all’inglese. Ogni sera, nei mesi estivi, viene irrigato e curato, non dovrebbe neppure essere calpestato ma non è così La cosa che a mio avviso stona con la piazza, sono le innumerevoli bancarelle di souvenir, a lato della medesima e antistante ai bellissimi monumenti citati.
Nei periodi di maggior afflusso turistico sembra un mercato! Immancabile da parte dei turisti (soprattutto stranieri), è la classica fotografia di persone impegnate a “sorreggere” la Torre Pendente. Capita anche di vedere artisti che disegnano o dipingono i monumenti della piazza.
Questi possono essere visitati esternamente (edifici), percorrendo gli appositi “vialetti” pavimentati che li collegano tra loro. Spesso capita di udire i fischietti dei custodi che richiamano le persone a non calpestare il verde prato, facile intuire quanto questi fischietti si sentano.
Il Duomo: visita esterna
foto Pisa 11
Al centro di piazza Duomo, conosciuta dai turisti come la “piazza dei miracoli”, si erge la bellissima Cattedrale di Pisa. Alle sue spalle quasi “timidamente”, si può scorgere l’attrazione principale della piazza, ovvero la torre pendente. Sarebbe corretto chiamarla torre campanaria, perché altro non è che un campanile, anche se insolito nelle sue forme.
Da un lato della piazza, quasi a volerla racchiudere, abbiamo il Camposanto Monumentale con la sua lunga facciata in marmo bianco. Raccoglie al suo interno le tombe che un tempo erano disseminate intorno al Duomo. L’edificio è rivestito di marmo bianco e grigio, presenta una bella facciata che “guarda” ilBattistero, non passano inosservati i tre bellissimi portoni di bronzo con scene in rilievo della vita di Gesù.
Il portone centrale è “decorato” da due colonne di marmo nella cui parte alta c’è un affresco. L’ingresso è di ampie dimensioni rispetto aquelli laterali, comunque tutti anno nelle parti alte bellissimi mosaici.
Quattro ordini di colonne sovrapposte, fanno assomigliare il Duomo ad altre chiese della Toscana (Lucca ad esempio). Che sia una caratteristica comune in questa regione? O forse uno stile “costruttivo” dell’epoca?
La facciata del Duomo presenta quattro ordini di colonne sovrapposte. Poi statue raffiguranti Santi, oppure animali quali leoni, aquile ecc. Comunque tutta la facciata risulta essere armonica ed elegante. La chiesa è a “croce latina”, sui muri laterali e posteriori possiamo vedere blocchi di marmo, appartenuti ad edifici e templi Romani; riutilizzati per l’edificazione del Duomo.
Questi blocchi sono stati presi da altri monumenti, quasi a voler sottolineare il nuovo ruolo di Pisa nel mondo all’ora conosciuto, come una nuova Roma.
Sto girando attorno alla chiesa ed ecco la torre pendente! Si fatica a comprendere per quale principio della “tecnica” non sia ancora crollata… Ritornando alla visita del Duomo, noto maggiormente nella sua parte posteriore, la presenza di blocchi di marmo incisi con scritte latine. In rilievo si vedono statue di animali tra cui un toro.
A lato dell’entrata posteriore, sormontata da una grande tettoia in legno, noto una finestra chiusa, a fianco il rilievo di due navi ed una costruzione al centro. Lo stesso rilievo ma di più piccole dimensioni è presente nella facciata della torre pendente. Questi rilievi ricordano il glorioso passato della Repubblica Marinara.
Le navi rappresentate erano uguali a quelle usate da Pisa per solcare i mari. Continuando l’osservazione, ecco la prova (a mio parere), che per costruire il Duomo sono stati impiegati blocchi di marmo provenienti da altre costruzioni. Si leggono scritte in latino alla rovescia, su blocchi posizionati nella facciata posteriore.
Quindi non era necessario che le scritte fossero ben leggibili… Su alcune colonne in marmo, poste nell’abside posteriore, noto incise nel marmo il simbolo della croce di Pisa; nonché altre croci più enigmatiche. Continuando l’osservazione esterna della chiesa vedo sulla medesima (lato che guarda il Camposanto Monumentale), un numero inferiore di blocchi di marmo provenienti da edifici Romani.
Per concludere il Duomo è circondato da un bellissimo prato verde e collegato agli altri monumenti di “piazza dei miracoli” da marciapiedi.
Il Duomo: visita interna
Varcato l’ingresso, controllato da personale preposto alla sicurezza (occorre un biglietto per accedere alla chiesa), noto che l’interno è a croce latina come tutte chiese. Si notano da subito due particolari: il bellissimo Pulpito sorretto da colonne e statue, ed un grande “lampadario” che scende dal soffitto tramite una lunga fune.
Secondo la leggenda Galileo Galilei facendo finta di pregare, elaborava le sue teorie osservando il citato lampadario.
Sulle pareti laterali della Cattedrale ci sono pregevoli quadri uno di questi mi incuriosisce in particolar modo: raffigura Riccardo cuor di Leone che concede privilegi ai Pisani, è opera (dipinto) di Giuseppe Bezzoli.
In una cappella laterale c’è il sarcofago in cui è visibile il corpo mummificato di San Ranieri, protettore della città. A lato sempre nella medesima cappella si possono vedere quadri alle pareti raffiguranti la sua vita ed i suoi miracoli. Continuando la visita in senso “antiorario” eccoci nella zona dell’altare con un grande Cristo dipinto sopra la croce. Bello da vedere è pure il leggio dove vengono letti le scritture durante le funzioni religiose.
L’opera è in marmo bianco e verde, sicuramente come epoca e di molto posteriore alla costruzione della Basilica. Se osserviamo la parte alta della chiesa, noteremo la bella “cupola” affrescata, presenta pure scale laterali in cima alla medesima. Logicamente la visita non è consentita considerate le piccole dimensioni delle medesime.
A lato dell’altare c’è una cappella dove i fedeli possono accedere senza pagare alcun biglietto e pregare. Questo luogo benché sia all’interno della chiesa è separato dalla citata per mezzo di una lunga transenna. Ora osservo il bellissimo Pulpito, le colonne in marmo che lo sostengono, poggiano sopra statue di leoni, altrettanto belle sono le parti laterali (in alto). Nel marmo sono scolpite scene della vita di Gesù, la forma del Pulpito è circolare. Il soffitto della Cattedrale è in “cassettoni” di legno intagliato con bellissimi motivi floreali.
La Torre Pendente
Se Pisa è conosciuta in tutto il mondo lo deve alla sua Torre Campanaria (pendente), sebbene gli altri monumenti della piazza dei miracoli siano notevoli dal punto di vista artistico. Il problema della pendenza va ricercato nel suo sottosuolo costituito da materiali quali sabbia composta di vari minerali; argille grigio azzurra, suolo sabbioso e argilloso con detriti.
La torre è sostenuta da fondamenta in pietra profonde solamente tre metri.
La costruzione dell’edificio iniziata nel 1173, cominciò a inclinarsi di lato prima che il terzo anello fosse completato nel 1350.
Osservando la torre pendente dal basso non si ha la reale percezione della sua altezza.In cima alla torre c’è la cella campanaria che ha un diametro inferiore agli altri sette piani sottostanti, la sua aggiunta risale al 1350 e portò l’altezza totale della torre a54,5 metri. Nel punto più alto della medesima sventola l’antica bandiera della Repubblica Marinara Pisana.
Un turista che viene a Pisa per la prima volta, si aspetta di vedere la torre pendente, di dimensioni più grandi rispetto alla realtà (altezza).
Ma una volta saliti in cima la prospettiva è completamente diversa! Si ha una bellissima vista “panoramica” sui monumenti circostanti e sulla città.Per rendersi conto di quanto la torre pende, basta osservare la base della medesima, con il “fossato circolare” che delimita la base della torre. Il lato che guarda il museo dell’opera del Duomo è notevolmente più inclinato rispetto al lato opposto. Dove si fanno i biglietti e si depositano le borse ecc. nelle cassette di sicurezza prima di salire sulla torre.
Guardando attentamente a lato della porta di ingresso (torre), notiamo dei bassorilievi con animali. Poco più in alto sul lato destro della porta sono raffigurate due navi, simbolo della supremazia pisana sui mari.
Pisa all’epoca disponeva di piccole navi simili a quelle scolpite all’entrata della torre. Sopra il portale di ingresso c’è il simbolo di Pisa. I capitelli posti sopra il primo ordine di colonne (dal basso) anno forme diverse le une dalle altre. Se osserviamo attentamente la torre, possiamo facilmente individuare dove è possibile guardare dall’alto la piazza sottostante, da parte dei turisti. Infatti, ci sono delle ringhiere di protezione al 4° anello (dal basso), poi alla base della cella campanaria ed in cima alla medesima; il punto più alto della torre dove sventola la bandiera di Pisa. La torre è vigilata da apposito personale di sicurezza. Regola la salita alla medesima, controllando l’ora disalita stampato sul biglietto.
Per cui suggerisco di acquistare da subito il tagliando onde evitare lunghe attese per accedervi, nel frattempo si possono visitare gli altri monumenti antistanti alla torre pendente. Immancabile la foto dei turisti che sembrano sostenere la torre pendente. Per salire sulla torre occorre prenotarsi al museo dell’opera del Duomo.
Viene data l’ora (stampato sul biglietto) di salita, in apposite cassette di sicurezza si depositano borse, zainetti ecc. Si può portare solo la macchina fotografica sulla torre pendente. La torre di Pisa non ha luci esterne ma solo al suo interno. Potenti fari la illuminano dagli edifici circostanti. A mio parere meriterebbe di essere illuminata meglio!
Il Battistero: visita esterna
Ha una forma circolare di grandi dimensioni. Lo notiamo maggiormente quando i turisti transitano alla sua base, l’edificio è in marmo bianco e grigio. Vi sono quattro porte di cui la principale la si nota per la bellezza artistica e perché sta di fronte al Duomo, dalla menzionata porta si accede all’interno del Battistero.
L’ingresso ha pregevoli rilievi laterali in marmo, nonché due belle colonne scolpite con motivi floreali e piante. La parte superiore è sormontata da una statua della Madonna che regge in braccio Gesù bambino. Esternamente dopo la prima cerchia di alte colonne c’è né una seconda di dimensioni più contenute.
Sopra le medesime, possiamo osservare busti in marmo che precedono delle finestrelle ed il tetto a cupola. La copertura presenta una caratteristica singolare: rispetto agli altri edifici circostanti, è composta da due materiali; ovvero in lastroni di piombo e tegole in terracotta. Le teorie in merito sono due, la prima per motivi economici. La seconda è che impiegando solo il piombo per la copertura, questa sarebbe stata corrosa dai venti provenienti dal vicino mare, carichi di salsedine. Ecco perché la parte della cupola rivolta verso la costa è ricoperta da tegole in terracotta.
Il Battistero (circondato dal bellissimo prato) è visitabile con il biglietto che si acquista nei pressi della Torre Pendente. Può essere di tipo cumulativo per vedere anche gli altri monumenti, oppure singolo inerente al Battistero. Il menzionato edificio è “raccordato” agli altri tramite gli appositi “vialetti” pavimentati.
Il Battistero: visita interna
Siaccede all’interno dalla porta principale, lavorata con rilievi marmorei e posta di fronte alla Duomo. Il monumento racchiude due stili costruttivi diversi, la parte inferiore in romanico mentre la parte superiore in stile gotico. I lavori di costruzione dell’edificio si protrassero per molto tempo.
Varcata la soglia del Battistero (ingresso a pagamento), notiamo da subito il bellissimo fonte battesimale,al centro dell’edificio religioso di forma circolare. A fianco di questa c’è il pregevole pulpito sorretto da 7 piccole colonne di marmo, opera dell’artista chiamato “il Pisano”. Dietro queste due pregevoli opere artistiche, c’è uno dei quattro portoni del Battistero sormontato(sempre dal lato interno) da una statua raffigurante San Giovanni Battista.
Poco oltre l’entrata, su una delle colonne, è incisa nella pietra la data di costruzione dell’edificio.Tramite una scala di marmo interna alle spesse mura del Battistero saliamo al piano superiore del medesimo, sempre di forma circolare.
Dall’alto vediamo il fonte battesimale ed il pulpito già descritti. Nella parte superiore dell’edificio non vi sono affreschi oppure statue da guardare, noto che una sola finestra di quelle presenti al secondo piano ha le vetrate artistiche colorate. Da qui si a una bella visuale sull’antistante Duomo e relativa piazza dei Miracoli.
All’interno del Battistero c’è una buonissima acustica.
Durante la mia visita al Battistero ho potuto constatare l’ottima acustica presente all’interno del medesimo. L’edificio che potrebbe essere usato per piccoli concerti di musica classica, oppure sacra. Premetto che ho visitato il monumento di primissima mattina, quando nella piazza non arrivano gruppi numerosi di turisti. Ebbene uno dei custodi preposti alla sorveglianza del Battistero, dopo aver verificato che all’interno vi fossero pochissime persone, ha cominciato ad emettere dei suoni. Questo per dimostrare l’ottima acustica del posto! A mio avviso ci sarebbe stata bene anche una canzone di Boccelli!
Il Camposanto Monumentale: visita esterna
Esternamente presenta una lunga facciata in marmo bianco, rinforzata da colonne ed archi. Sulla facciata che guarda la piazza dei Miracoli vi sono due grandi portoni.
Quello antistante al Duomo (l’edificio è a poche decine di metri) è sormontato (tetto) da un piccolo loggiato con guglie, al cui interno vi sono delle statue in marmo. L’ingresso al camposanto è possibile dal secondo portone (ovvero quello vicino al Battistero). La sua realizzazione fu decisa per raccogliere in un unico luogo i vari sepolcri che circondavano il Duomo.
Esternamente l’edificio non lascia presagire nulla di quello che fu il suo impiego. Sembra piuttosto (opinione soggettiva) una “parte” scenografica creata per racchiudere un lato della piazza con i suoi pregevoli monumenti, quali il Duomo, Battistero, e la Torre Pendente (più spostata). Nel corso della 2° guerra mondiale il monumento subì un bombardamento aereo con l’incendio del medesimo e fu ricostruito in seguito. Vicino al Camposanto Monumentale ma esternamente alle alte mura che racchiudevano Pisa c’è il cimitero Ebraico visibile in parte da piazza dei Miracoli tramite un portone presente nelle mura.
Il Camposanto Monumentale: visita interna
Si accede dopo aver acquistato il relativo biglietto nell’ufficio turistico posto dietro la Torre Pendente.
L’entrata nel Camposanto Monumentale è posta nel grande portone vicino al Battistero (impossibile sbagliarsi… il secondo ingresso è chiuso). L’edificio è a forma rettangolare con lunghi portici sormontati da una copertura in travi di legno e lastre di piombo. Vorrei ricordare che questo monumento fu ricostruito dopo la fine della 2° guerra mondiale per i gravissimi danni avuti in seguito a bombardamenti aerei. Al centro del Camposanto vi è una lunga striscia in terra. Secondo la “leggenda” è stata portata qui dalla Palestina da parte dei Crociati, per dare degna sepoltura alle persone in luogo veramente santo.
Cominciamo la visita del luogo facendo il percorso in senso orario. Poco oltre l’entrata sul lato corto del portico rettangolare vi sono le pesanti catene appese al muro che chiudevano il porto di Pisa nonché i primi affreschi. La parte più interessante dal punto di vista artistica si trova a lato del lungo portico in una sala monitorata costantemente da appositi strumenti. Qui vi sono importanti affreschi quali il trionfo della morte ed il giudizio universale opere dell’artista Burlamacco.
Queste opere artistiche sono state staccate dai muri vicini per essere restaurati e conservati in ambienti monitorati dopo i danni subiti dai bombardamenti aerei.
Poco prima di accedere al grande salone con gli affreschi sono esposte diverse fotografie. Dimostrano in quali condizioni era ridotto il Camposanto al termine della 2° guerra mondiale. L’opera di ricostruzione è stata notevole! Ritornati sotto il lungo portico laterale ne riprendiamo la visita. Notiamo altri affreschi, lapidi funerarie sul pavimento alcune delle quali recintate da appositi cordoni onde non essere calpestate visto il valore storico delle medesime. Quindi alle pareti dei muri si possono osservare sarcofaghi di varie epoche comprese quella Etrusca e Romana.
Giunti a metà del lungo portico osserviamo una bella cappella con statuine in rilievo e ceramiche colorate. Al termine di questo lungo portico giriamo a destra (lato corto), ricordo nuovamente che il Camposanto è di forma rettangolare. In questo punto vi sono numerosi affreschi tra i meglio conservati di tutto il complesso monumentale nonché statue varie. Ora svoltiamo nuovamente a destra per dirigerci verso l’uscita, la stessa dalla quale siamo entrati.
La parete e spoglia di affreschi, probabilmente qui cerano i dipinti che sono stati staccati per essere restaurati dopo la guerra, solo alla base delle lunghe pareti vi sono sarcofaghi di svariate epoche.
-----Manifestazioni da Segnalare-----
Gioco del Ponte
Il Gioco del Ponte è una manifestazione di carattere storico – rievocativa. Si svolge ogni anno nell’ultima Domenica di giugno e si articola in due momenti distinti ma altrettanto suggestivi.
Il Corteo Storico sui Lungarni, una sorta di parata militare assai imponente. Quindi la “battaglia”, che si svolge sul Ponte di Mezzo, in cui le squadre dei quartieri appartenenti alle due fazioni cittadine rivali danno prova della rispettiva potenza fisica. Naturalmente l’atmosfera è molto avvincente.
Prima del “combattimento” si svolge il Corteo Storico con i suoi numerosissimi figuranti.
I soldati di Tramontana e di Mezzogiorno sfilano in ordine separato (dando vita a due cortei distinti. È presente anche un terzo corteo, quello dei Giudici.
Grandioso è l’effetto scenico “dato” dai costumi di foggia spagnola di epoca cinquecentesca indossati dai figuranti. Sono stati realizzati sulla base di bozzetti ispirati da stampe d’epoca medicea.
Solo nel dopoguerra, per evitare lo scontro diretto, fu ideato un mezzo meccanico, un “carrello” scorrevole su rotaia, sul quale viene esercitata la spinta dei combattenti.
Per avere maggiori informazioni su questa caratteristica manifestazione potete visitare il sito ufficiale
Luminaria di San Ranieri
La Luminaria di San Ranieri è un’affascinante manifestazione che si svolge a Pisa ogni anno nella sera del
16 Giugno, vigilia della festa del patrono della città, San Ranieri. Le forme di case, palazzi e torri che si affacciano sull’Arno sono illuminati da circa 70.000 candele posti su telaietti di legno.
L’unica eccezione in città al di fuori degli edifici prospicienti l’Arno è la Torre Pendente che anch’essa è illuminata con arcaiche padelle a olio, nonché le merlature delle mura che racchiudono “piazza dei Miracoli”.
Lumini galleggianti sono affidati alla corrente del fiume e verso la mezzanotte si può assistere a uno spettacolo pirotecnico, il tutto per una serata di grande suggestione.
Regata storica delle Antiche Repubbliche Marinare
La Regata delle Antiche Repubbliche Marinare è una rievocazione storico-sportiva che ricorda il tempo in cui Pisa – Venezia – Amalfi e Genova solcavano i mari a quel tempo conosciuti. La manifestazione è stata istituita nel lontano 1955 per rievocare le imprese e le rivalità delle quattro città. Nel corso della regata si sfidano tra di loro gli equipaggi remieri in rappresentanza di ciascuna delle repubbliche. La manifestazione si svolge ogni anno a rotazione tre le menzionate città, preceduta da un corteo storico. A Pisa la regata si svolge nel fiume Arno.
-----Come Arrivare a Pisa----
In Automobile:
A Pisa si può arrivare tramite due autostrade: la A12 nord-sud (da Genova a –Livorno) oppure la A11 se si proviene da Firenze. In alternativa all’autostrada si può percorrere la strada statale n°67 da e per Firenze. Oppure la strada statale Aurelia che collega La Spezia a Roma
In Treno:
Pisa è ben collegata con diverse città della Toscana quali Firenze, Lucca, Viareggio, grazie al fatto che si trova sulla direttrice ferroviaria Roma – La Spezia. Per maggiori informazioni e orari visitare www.trenitalia.it
In Aereo:
A Pisa c’è l’aeroporto internazionale il Galileo Galilei. Serve sia la Toscana nonché il centro Italia, qui operano diverse compagnie aeree Low Cost che offrono decine di voli, nazionali e internazionali con frequenze settimanali. L’aeroporto è ubicato a soli 5 minuti di autobus al centro città.
Coordinate GPS di Pisa:
Latitudine: 43° 42’ 51’’ Longitudine: 10° 24’ 1’’
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