Alfonsina Strada, l'unica donna al Giro d'Italia (ciclismo)

"Capitava talvolta che incontrasse corridori veri in allenamento, e allora si metteva a ruota, sorpresa lei e sorpresi loro che non si staccasse. Spesso si fermavano a una fontana a parlare: loro a chiederle perché mai una ragazza così fosse presa dalla bicicletta e lei a domandare di tutto sul mondo delle corse. Ascoltava affascinata i racconti che le facevano." Fonte notizia e fotografia la pagina Facebook di Ediciclo Editore.
Paolo Facchinetti, Gli anni ruggenti di Alfonsina Strada

Il Giro d'Italia 1924  E così nei giorni precedenti al via il suo nome regolarmente non compariva nell'elenco dei partecipanti. A tre giorni dalla partenza ecco però comparirla sulla Gazzetta dello Sport come "Alfonsin Strada di Milano"; non si sa se la "a" mancante fosse dovuta a un errore o a precisa volontà, fatto sta però che un altro quotidiano, il Resto del Carlino di Bologna, andò a riportare il nome "Alfonsino Strada". Solo alla partenza gli organizzatori chiarirono che il partecipante era Alfonsina Strada, e la stessa Gazzetta si astenne da articoli particolarmente vistosi. In breve la notizia si diffuse in tutta Italia, creando curiosità, sospetto, approvazione e scherno.

Il tracciato del Giro 1924 attraversava la penisola per 3 613 chilometri, 12 erano le tappe, intervallate da 11 giorni di riposo, 108 gli iscritti, solo novanta dei quali al via.Naturalmente ad Alfonsina Strada era molto difficoltoso reggere il passo dei colleghi maschi, ma ogni volta riuscì a tagliare il traguardo di tappa, seppur sempre con alcune ore di ritardo; peraltro si fermava sovente a distribuire cartoline autografate ai tifosi.

Giunse fuori tempo massimo durante la tappa L'Aquila-Perugia. Inizialmente, alcuni membri della giuria (tra cui lo stesso Colombo) non vollero estrometterla dalla corsa, considerando anche il tanto tempo da lei perso per cadute e forature. Ma in seguito si optò per una linea dura: Alfonsina Strada fu esclusa dalla classifica del Giro, una decisione probabilmente influenzata dal clima che si respirava all'epoca, quando la parità tra uomo e donna era ben lontana dall'essere raggiunta, e mal si tollerava una donna che non solo sfidava apertamente gli uomini, ma riusciva addirittura a batterne alcuni. Si decise comunque per una situazione di compromesso: Strada poteva prendere parte a tutte le restanti tappe, ma i suoi tempi non sarebbero stati conteggiati ai fini della classifica. Dei novanta partiti a Milano, solo in trenta completarono la corsa, e così, fra essi, Alfonsina Strada.

Il maschilismo imperante le impedì di partecipare ancora al Giro, ma Strada si tolse lo stesso le sue soddisfazioni: vinse ben 36 corse contro colleghi maschi e conquistò la stima di numerosi ciclisti celebri, tra cui Costante Girardengo.

 

 Articolo tratto da Wikipedia

 

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