Monteriggioni
La località di Monteriggioni è ricordata in documenti di Abbadia a Isola risalenti agli anni 1126 e 1154. L’attuale castello fu costruito successivamente, per iniziativa del Comune di Siena negli anni venti del XIII secolo, come baluardo di difesa sul secolare confine di guerra con Firenze, e come punto di controllo della via Francigena. Per costruire il castello i senesi acquistarono terreni e diritti sul poggio di Monteriggioni dai nobili di Staggia che ne avevano il possesso fin dal 1100. L’iniziativa senese di fortificazione del luogo fu osteggiato dall’abate di Abbadia a Isola, che vantava diritti su metà di Monteriggioni, e suscitò l’ostilità di Firenze che, nella proposta di pace del 1232 ne chiedeva la distruzione assieme al Castello del Cerreto. Nonostante ciò i senesi potenziarono il primitivo castello edificando la cinta muraria turrita, ancora oggi visibile, facendone una struttura singolare anche per l’epoca, tanto che suggerì a Dante la celebre similitudine:
“però come sulla cerchia tonda / Monteriggioni di torri si corona" (inferno XXXI 40-45)
Nello stesso periodo la Repubblica Senese avviò un progetto più ampio di colonizzazione della zona che si protrasse per decenni. Nel trecento Monteriggioni divenne un castello importante, retto da vicari cittadini, e organizzato nel 1380 secondo propri statuti.
Pieve di Santa Maria Assunta
La chiesa risale alla fine del XIII secolo e fu sede di una comunità di Canonici. Presenta caratteri romanico-gotici ed è composta da una sola navata con abside; la facciata con travertino sobria, è dominata da un portale sormontato da un archivolto a sesto leggermente acuto. Più alto spicca un occhio con cornice in laterizio, fonte di luce per l’interno assieme alle finestrelle laterali e a un finestrone gotico sella parete di fondo.
Diario di viaggio
Ricordo la prima volta che vidi il borgo di Moteriggioni, era il 1997 e ne appresi dell’esistenza tramite una cartolina acquistata a San Giminiano che non dista molto. Questa premessa è per dire che Monteriggioni da all’ora è notevolmente cambiata, ci sono molti più locali, bar e ristoranti, negozi di souvenir all’interno dell’antica cerchia di mura.
Ma varcando l’antica porta si entra in un luogo fortificato come se ne trovano pochi in Toscana, il viaggiatore attento noterà sulle facciate di alcuni edifici o porte piccoli pannelli in cui persone anziane del luogo anno “lasciato” scritto il proprio ricordo di gioventù inerenti l’edificio. Così ad esempio si viene a conoscenza di quanto fosse difficoltoso il viaggio di un malato sdraiato su di un carro verso l’ospedale di Siena (circa 15 km). Oppure dell’attuale negozio di gastronomia e bar che un tempo ospitava la piccola chiesa di San Giovanni Evangelista(oggi bottega).
Amerigo Veltroni Poderetti nel 1907 scriveva:"Fin dove scorgesi il filaretto in lunghezza e altezza di questo caseggiato era l'antica chiesa di S.Giovanni Evangelista di costruzione molto anteriore al castello ed era piccolissima, misurando metri 6 per 3,60.Oggi è ridotta a bottega nella quale si accede per lo stesso vano di quando era chiesa.Dai vecchi ho sentito dire che in questa chiesa vi erano quattro stanze: due per parte che prendevano tutta la lunghezza della medesima.Una era adibita a stanza mortuaria e le altre tre per sacrestia.Tutte e quattro erano pitturate,una da Francesco Vanni,una da Rutilio Vanetti e le altre due dagli scolari dello stesso Manetti,ma tali dipinti sono oggi perduti. Basta aggirarsi per Monteriggioni e leggere le tante storie che le targhette raccontano. Nella piccola piazza del paese è facile vedere arrivare turisti in bicicletta diretti a Siena, quasi tutti stranieri oppure pellegrini a piedi che percorrono l’antica via Francigena che passava per Monteriggioni. Una cosa che non condivido del paese è l’utilizzo della piazza come parcheggio da parte di turisti frettolosi, visto il contesto del luogo sarei più propenso per un’isola pedonale anche perché esternamente alle mura ci sono apposti parcheggi.
Diversi produttori del famoso vino chianti organizzano per i propri clienti visite in questi bellissimi luoghi, arrivano con un pulmino, sostano per 10 minuti e poi ripartono per un’altra località. Al contrario ritengo che luoghi come questo vada “assaporato” con più calma, girando per le stradine interne oppure rimanendo seduti ad uno dei tavolini di di bar presenti per osservare la piazza.
Le mura
Monteriggioni sorge in un punto strategico su di una collina da cui nei tempi antichi poteva controllare la strada che porta a Siena e dove passava la via Francigena percorsa dai pellegrini diretti a Roma, il borgo è circondato da possenti mura del diametro di circa 3 metri e rinforzate da 14 torri (ne scrive Dante nella divina commedia). Per ora si può percorrere dall’alto solo un breve tratto delle mura in due punti distinti, ovvero in corrispondenza delle due porte di accesso al paese, la principale da cui si entra una volta parcheggiato il proprio mezzo e quella secondaria posta dalla parte opposta da cui si vede la strada sottostante. Suggerisco di salire sulle mura perché in questo modo si può osservare meglio come è strutturato l’antico borgo. Ad esempio si può notare che all’interno delle mura non ci sono case di nuova costruzione, lo spazio ci sarebbe perché dietro ad alcuni edifici e della chiesa ci sono appezzamenti di terreno coltivati con piante di ulivo. Il mantenere questo aspetto (senza edificare nuove case) ritengo sia una scelta non casuale e da me condivisa.
Dall’alto delle mura ci si rende pure conto delle reali dimensioni (piccole) di Monteriggini, nonché osservare lo splendido panorama sulla campagna circostante, nelle giornate limpide la vista spazia fino a San Giminiano.
Sotto le mura
Si può uscire dal borgo dalla porta “secondaria” e percorrere in senso antiorario la stradina ghiaiata (percorso pedonale) che ci riporta alla porta principale da cui tutti i turisti entrano essendo la più comoda ai parcheggi. Alla base delle possenti mura rinforzate da alte torri ci sono belle piante di ulivi, vorrei ricordare che Monteriggioni fu conquistato dalle truppe di Firenze in lotta con Siena solo grazie al tradimento del capitano della guarnigione. Dalla stradina che percorriamo notiamo l’assenza di nuove case, il nuovo paese si è “sviluppato” a circa 2 km di distanza, questo vincolo “paesaggistico” ritengo sia una scelta non casuale. Il percorso esterno alle mura può essere fatto pure di sera perché interamente illuminato.
Pieve di Santa Maria Assunta
La Pieve si trova in piazza Roma, anche se non di grandi dimensioni merita una visita, da una piccola finestrella posta dietro l’altare si notano delle piante di ulivo, costruita nel 1235,e più volte rimaneggiata, oggi si presenta in forme romanico-gotiche con un bel campanile del XVIII secolo. La sommità del campanile è l'unico elemento architettonico che si vede dall'esterno, al di sopra delle alte torri che rinforzano le mura.A fianco dell’edificio religioso c’è l’ufficio turistico nonché la casa di accoglienza per i pellegrini che percorrono la via Francigena.
La porta Romea o Franca (rivolta in direzione di Siena)
Due archi di grandi dimensioni e sovrapposti occupano lo spessore di questa torre fino ad una intercapedine:
un tempo al suo interno scorreva un cancello di ferro per bloccare rapidamente l’entrata in caso di improvvisi attacchi nemici. Non in asse rispetto al centro della medesima porta è il piombatoio da cui cadevano sugli assalitori olio bollente ecc. Da qui entrano tutti i turisti, pellegrini con i loro pesanti zaini diretti a Roma, oppure cicloturisti in giro per la Toscana ecc. A Monteriggioni bisognerebbe arrivare la mattina presto oppure in periodi non turistici, in questo modo attraversando la menzionata porta ci appare un bellissimo borgo con la sua piazza, la chiesa, il pozzo dell’acqua e gli edifici storici a lato della medesima.
Se volgiamo lo sguardo alle nostre spalle vediamo l’arco della porta e sullo sfondo la campagna senese con i sui filari di vite.
Porta Fiorentina
Da qui si può uscire per fare il giro esterno della cerchia muraria percorrendo la stradina ghiaiata che gira attorno al perimetro delle mura, a lato della porta una targa ricorda che Monteriggioni è citata da Dante nella Divina Commedia ( XXXI canto dell’inferno):
"Però che come su la cerchia tonda Monteriggioni di torri si corona...".
Egli paragonava a giganti le torri dell'incredibile cerchia muraria del paese,una delle meglio conservate del nostro paese.
Mostra armature presso l’ufficio turistico
Come arrivare a Monteriggioni
Provenendo da Bologna tramite l’autostrada A1, quindi uscire a Firenze certosa.
Subito dopo il casello autostradale si prendere la superstrada ( Autopalio ) in direzione di Siena , uscire a Monteriggioni e seguire le indicazioni per il borgo cinto da mura che si trova nelle immediate vicinanze, visibile dall’uscita della superstrada.
Provenendo da Roma tramite l’autostrada A1, quindi uscita al Casello di Valdichiana , prendere la superstrada Siena – Bettole, giunti a Siena prendere la superstrada per Firenze con uscita a Monteriggioni e seguire le indicazioni per il borgo cinto da mura che si trova nelle immediate vicinanze, visibile dall’uscita della superstrada.
Provenendo da Grosseto tramite la superstrada Grosseto – Siena,
arrivati a Siena proseguire sempre con la superstrada in direzione di Firenze, uscita di Monteriggioni e seguire le indicazioni per il borgo cinto da mura che si trova nelle immediate vicinanze, visibile dall’uscita della superstrada.
Sfruttando la Rete Ferroviaria Italiana si può arrivare fino alla stazione di Castellina Scalo – Monteriggioni.
Dalla menzionata stazione il borgo cinto da mura dista circa 3 km.
Informazioni turistiche
Ufficio Informazioni Pro Loco
Piazza Roma - Castello di Monteriggioni
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