In questo articolo potrai conoscere la storia di Assisi,
i luoghi e i monumenti da visitare, esperienze personali riportate nel “diario di viaggio”,
manifestazioni culturali
degne di essere
menzionate e tante
altre notizie e curiosità.

ASSISI

Alle   pendici del monte Subasio, Assisi è la città più importante del Medioevo in Umbria, conosciuta in tutto il mondo per aver dato i “natali” San Francesco, patrono d’Italia. Per ricordare la sua morte (avvenuta il 3 ottobre 1226), ai primi di ottobre viene accesa la lampada votiva sulla sua tomba presso la Basilica dedicata al Santo. Questo gesto di devozione si svolge dal lontano 1939. Prevede che ogni anno, a turno una regione italiana doni l’olio per la lampada che arderà per l’anno successivo. 
Ma è grazie ai numerosi reperti archeologici venuti alla luce che è possibile sapere le origini di Assisi, un piccolo villaggio abitato dagli Umbri ( periodo storico Villanoviano).
Assisi si sviluppò vicino ai territori abitati dagli Etruschi, e fu sotto il loro controllo fino al 295 a.C. In seguito alla battaglia di Sentino i Romani estesero il loro dominio anche nell'Italia centrale. Per Assisium (era il nome usato dai romani) fu un periodo di prosperità divenendo un importante centro economico dell'Impero Romano.
Con la fine dell'Impero Romano anche Assisi fu “teatro”delle invasioni barbariche, infatti, venne saccheggiata dai Goti nel 545. In seguito fu conquistata dai Bizantini, dopo poco tempo finì sotto la dominazione dei Longobardi per diventare, nell'XI secolo un libero comune. Al termine un periodo contrassegnato da numerose guerre, nel 1174 fu conquistata da Federico Barbarossa, pochi anni dopo, tra il 1181 e il 1182, nasce ad Assisi Francesco, il futuro santo che con la sua opera, segnerà la storia del luogo e dell'umanità.

Medioevo e Rinascimento

Nel 1198 gli abitanti di Assisi stanchi dei soprusi subiti dal duca di Lutzen, si ribellarono scacciandolo dalla città. Alla  fine del 1200 Assisi (era guelfa) subì vari assalti da parte delle truppe facenti parte del grande esercito di Federico II.  Ma Assisi grazie al coraggio delle sue milizie ed il carisma di Santa Chiara resistette alle incursioni. Negli anni a seguenti la città vide l’alternarsi del controllo da parte dei Guelfi e Ghibellini. In seguito Assisi passò sotto il controllo della Chiesa, dei Perugini,
San Francesco
fu fatto prigioniero (in battaglia) da questi e incarcerato per un anno. Poi fu la volta della dominazione di Giangaleazzo Visconti, dei Montefeltro nonché di Braccio Fortebraccio. Finendo infine sotto il controllo di Francesco Sforza. Nel 1442 Assisi, difesa da Alessandro Sforza, subisce l'assedio da parte delle truppe comandate dal Piccinino. Dopo svariati giorni di assedio grazie all'aiuto di un frate traditore, gli assedianti riescono a penetrare all'interno della città.
Assisi viene pesantemente devastata e saccheggiata. Profondamente segnata dalle lotte interne che videro sempre contrapposti i Ghibellini e i Guelfi Assisi venne stabilmente assegnata alla Chiesa nel periodo in cui era papa Paolo III nel XVI secolo. Nel 1860, con plebiscito unanime espresso dagli abitanti, aderì al nascente Stato Italiano.

Il Novecento

Nel corso della seconda guerra mondiale, in particolar modo nel periodo seguente l’otto settembre del 1943 (occupazione tedesca), Assisi fu letteralmente occupata dai profughi, di cui 300 Ebrei. Il Vescovo coadiuvato da altri religiosi contribuì a salvare molti Ebrei che trovarono ospitalità nei conventi travestiti da frati e suore.
Forniti di documenti falsificati, molte persone rifugiatisi ad Assisi furono protetti da una vasta rete di solidarietà anche in altre zone dell'Umbria. Persino il grande campione di ciclismo Gino Bartali diede il suo contributo trasportando nascosti nella sua bicicletta documenti falsificati.
Oltre a porre in salvo molte persone si organizza persino una scuola “clandestina” dove i bambini ebrei possano ricevere l’istruzione religiosa ebraica. Al termine della 2° guerra mondiale il vescovo di Assisi Giuseppe Placido Nicolini ed altri religiosi  riceveranno l'alta onorificenza di giusti tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.
 

Il terremoto del 1997

Assisi come molte regioni Italiane sono soggette a sismicità, il terremoto del 26 settembre 1997 causò gravi lesioni alla basilica superiore. Purtroppo il crollo della volta in due punti provocò la morte di quattro persone ricordate da una “lapide” commemorativa nel pavimento all'ingresso della basilica. Quindi vi furono ingenti danni ai 130 metri quadrati di affreschi medievali a seguito del crollo. I dipinti furono ridotti in migliaia di frammenti. Il San Girolamo (attribuito a Giotto), dove erano raffigurati i quattro dottori della Chiesa; la figura di San Matteo nella volta raffigurante i quattro Evangelisti, affresco opera di Cimabue.
Crollò pure la volta stellata, ridipinta nell'Ottocento. In seguito a questo terremoto la Basilica rimase chiusa per due anni, sebbene i restauri siano stati compiuti in modo ineccepibile si conoscono i “segni” del terremoto sulle volte interne alla Basilica crollate.

La Basilica di San Francesco 

La sua edificazione cominciò nel 1228, due anni dopo la morte di San Francesco avvenuta sulla nuda terra alla Portiuncola, ai piedi di Assisi. Inizialmente il corpo del Santo era stato sepolto nella chiesa di San Giorgio, posta vicino alla casa paterna. Frate Elia successore di Francesco nella guida dell’Ordine, ricevette in dono un appezzamento di terreno che sorgeva oltre la porta occidentale di Assisi.
Un pendio chiamato colle dell’Inferno perché in questo punto venivano giustiziati i malfattori. Nel maggio del 1230 in questo luogo furono ultimati i lavori di costruzione della parte inferiore della Basilica, che accolse il corpo di Francesco. Successivamente alla Basilica Inferiore, bassa e con poca luce, venne edificata quella Superiore, luminosa e slanciata.
Nella Basilica inferiore sopra l’altare maggiore, si possono ammirare quattro affreschi che rappresentano la santità cui pervenne Francesco in osservanza ai precetti del suo Ordine: l’Obbedienza, la Castità, e la Povertà. Nel transetto di sinistra c’è il trittico opera di Piero Lorenzetti, tra cui il dipinto della Madonna e il bambino con il santo Giovanni Evangelista e Francesco. Nel transetto di destra si può ammirare la Maestà della Vergine con San Francesco, affresco opera di Cimabue. Nella
sala delle Reliquie
sono esposti alcuni oggetti usati dal Santo, frammenti del libro “Cantico delle Creature” e la pergamena riguardante la Regola Francescana scritta personalmente da Francesco.
Saliti alla Basilica Superiore si può ammirare il grandioso ciclo di affreschi opera degli artisti più famosi dell’epoca tra cui Giotto e Cimabue. Queste opere furono particolarmente innovative, perché non furono semplici opere decorative oppure ornamentale, ma costituirono una sorta di Bibbia dei poveri che erano analfabeti. In questi importanti affreschi per la prima volta il popolo stesso è rappresentato nelle citate opere artistiche e Dio viene raffigurato non come una figura ireatica e potente, ma come un Cristo umile e sofferente. Oltre agli affreschi inerenti alla Bibbia sono raffigurati episodi della vita di San Francesco, pregevoli opere di Giotto.


Eremo delle Carceri

E' situato a circa 4 km a est di Assisi, e ci si arriva uscendo da porta dei Cappuccini.
Nei luoghi in cui sorse il piccolo convento (fu ampliato nel 1426), Francesco e i suoi primi compagni, intorno al 1211 venivano a “carcerarsi” in cerca di solitudine per pregare; tra i sassi e grotte, avvolti nel silenzio del bosco di lecci.
È una sensazione che si può provare anche oggi arrivando al mattino presto tramite la ripida salita (strada) del colle di S. Rufino. Tra i boschi e splendide viste su Assisi della piana sottostante. Un suggestivo panorama sulla pianura spolentina, attraverso una gola del monte Subasio. Si arriva al cortiletto dove comincia la visita all’Eremo dopo aver percorso un vialetto.
Si visitano la chiesa quattrocentesca, tramite strette scalette, piccoli spazi e porticine si accede alla minuscola chiesetta originaria, la grotta col giaciglio di pietra usata da San Francesco nonché il masso su cui il Santo era solito meditare.
All’esterno, c’è un affresco sbiadito con la “predica agli uccelli” nonché il leccio stesso su cui si sarebbero posati ad ascoltarlo. Poi il fosso che si sarebbe seccato per non disturbare i frati col suo scroscio. Infine il bosco, luogo dell’anima, costeggiato di grotte usate dagli eremiti, l’eremo si trova sul monte Subasio, a quasi 800 metri di quota.

 

Santa Maria degli Angeli

Situata a circa 5 km a sud-ovest di Assisi da largo San Pietro, nella piana ai piedi della città.

Nella piana di Assisi, che nelle giornate invernali è spesso avvolta, come nelle cartoline, in una foschia azzurrina si erge la monumentale ed elegante cupola di Santa Maria degli Angeli. La grande Basilica e il paese cresciuto attorno alla medesima si è sviluppato grazie ad una minuscola cappella che però non si vede finché non si entra nella grande chiesa.
Al tempo di San Francesco era una piccola Pieve di campagna costruita ai piedi della città, in una zona soprannominata la “Portiuncola”. Era un piccolo appezzamento di terreno su cui sorgeva, da qui il nome. E già era conosciuta come racconta Bonaventura da Bagnoregio di frequenti visite celesti. Francesco la notò malconcia, la restaurò di persona e andò a viverci verso il 1209 insieme ai suoi primi confratelli.
Questo è stato il primo villaggio francescano, fatto di capanne di pietre e canne, qui nel 1211 Chiara ricevette da Francesco l’abito religioso. Nel 1216 San Francesco ebbe la visione del cosiddetto “perdono di Assisi” ( ovvero l’indulgenza per i visitatori della Porziuncola); Sempre in questo luogo si radunarono i “capitoli” ovvero le adunanze dell’Ordine Francescano. Quello del 1219 stabilì di mandare frati in Europa e in Marocco mentre quello del 1221 fu chiamato “delle stoie”, perché altro non avevano per dormire i 5000 convenuti. Infine in questo luogo Francesco morì, il 3 ottobre del 1226, sulla nuda terra come raccontano le cronache dell’epoca. Siamo tra il 1560 e il 1679 quando sopra la piccola Pieve di campagna fu eretto il grande santuario, tra i maggiori d’Italia, progettato da Galeazzo Alessi e approvato dal Vignola con una sensibilità quasi manieristica.
Una volta entrati nella grande Basilica, tra le grandi navate e sotto la cupola, ecco la Porziuncola, non più circondata da povere capanne come un tempo ma in uno spazio solenne arricchito di stucchi e affreschi. Osservando la piccola “Pieve” nei confronti della grande basilica si nota un certo contrasto nelle dimensioni delle medesime costruzioni; Heinrich Boll la definì al tempo stesso “pretenziosa e commuovente”. I muri esterni della piccola Pieve sono decorati da pitture tre - quattrocentesche, sul fronte c’è un affresco del pittore Friedrich Overbeck mentre sul retro una Crocifissione opera del Perugino.
All’interno si ammirano dipinti trecenteschi di Ilario da Viterbo. All’esterno della Pieve (a destra) c’è l’umile cella, la cappella chiamata del Transito, dove Francesco spirò, muratura, porta, e relativi chiavistelli sono ancora quelli del tempo. All’interno affreschi del primo 500 nonché una terracotta opera di Andrea della Robbia. Fuori dalla grande basilica che “contiene” la Portiuncola si possono vedere altri luoghi francescani; il celebre roseto con rosai senza le spine, la Cappella del Roseto e quella del Pianto. 
Esternamente sulla sommità della facciata, oltre la cupola dell’Alessi, si nota l’imponente statua in bronzo dorato della Madonna, simbolo splendente che svetta sulla piana circostante.
Per maggiori informazioni sulla basilica visitate il sito internet: www.porziuncola.it

Cammino Assisi, Santa Maria degli Angeli

Dal centro storico di Assisi è possibile raggiungere a piedi la Cattedrale Santa Maria degli Angeli (all’interno si trova la chiesetta della Porziucola), tramite la cosiddetta “mattonata”. Lastrico di migliaia di mattoni votivi, il percorso di alcuni km di lunghezza è particolarmente suggestivo di sera quando è illuminato da terra. La marcia della pace che si svolge annualmente da Perugia ad Assisi transita da qui, unica cosa è che il menzionato percorso è a lato di una strada abbastanza trafficata.

La vita di San Francesco

Francesco nasce ad Assisi nel 1181 o 1182, il padre Pietro di Bernardone era ricco mercante di lana, e Pica (la madre) era anch’ella di agiata famiglia. Da giovane segue l’attività del padre, ma soprattutto insieme ai giovani del suo ceto sociale, si da bella vita cittadina. Quindi combatte nella battaglia di Collestrada contri i perugini dove viene fatto prigioniero restando incarcerato per circa un anno a Perugia. Liberato fa ritorno ad Assisi e pensa di tentare la fortuna militare.
Successivamente interviene la conversione, tormentata ed al contempo penosa, fortemente osteggiata dal padre che non condivide il volere di Francesco di vivere in povertà e servire “nostro Signore”. Da questo momento la sua vita cambia radicalmente con un susseguirsi di avvenimenti. Nel 1206 fa voto di penitenza e povertà assoluta, nel 1207 si spoglia di tutti i beni paterni. Arriviamo al 1208 quando riunisce i primi seguaci nel piccolo appezzamento di terreno chiamato la “Porziuncola” con la sua Pieve che Francesco ristruttura di persona. Inizialmente sarà un piccolo “villaggio” con povere capanne.
Nel 1209 si reca a Roma dal Papa Innocenzo III per ottenere l’approvazione della Regola dei frati minori. Comincia predicare la fratellanza universale, inizialmente da Assisi poi alle altre città della Toscana e dell’Umbria. Nel 1217 al capitolo di Pentecoste nel piccolo “villaggio” Francescano della Porziuncola (ai piedi di Assisi), vi prendono parte più di mille frati, provenienti anche da diversi paesi Europei. Siamo nel 1219 quando compie un lungo viaggio per raggiungere in Egitto i crociati in guerra con i musulmani del sultano Melek el_Kamel. Incontra entrambi cercando di ricordare agli uni e di annunciare all’altro il Vangelo al posto della guerra.
Nel 1223 Francesco scrive la Regola definitiva dell’ordine da lui fondato ad Assisi con l’approvazione del Papa Onorio III. Nel 1224 ecco un capitolo importante nella vita del futuro Santo.
Sul monte della Verna (provincia di Arezzo) riceve le stimmate, “ultimo sigillo” alla sua vita dedicata a “nostro Signore”. Il 3 ottobre del 1226 Francesco muore sulla nuda terra, in una cella del convento francescano antistante alla Pieve della Porziuncola. Nel 1228 viene canonizzato e due anni dopo il corpo sepolto nella chiesa di San Giorgio, viene traslato nella Chiesa inferiore dell’attuale Basilica dedicata a San Francesco e luogo di pellegrinaggio da parte di moltissimi fedeli.

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Diario di viaggio                                           

 

Santa Maria degli Angeli

Santa Maria degli Angeli è una grande chiesa al cui interno si trovano due importanti monumenti Francescani. Il primo è la Porziuncola ovvero una piccola chiesa con due modeste entrate, davanti e lateralmente (all’interno ci sono alcuni affreschi, è un luogo molto emotivo) che ospitò dall’inizio San Francesco ed i suoi primi compagni; è così chiamata dal nome del terreno donato a San Francesco e fu restaurata dal Santo stesso.
Una curiosità: l’altare principale della Basilica è coperto dalla chiesetta della Porziuncola. Quindi si è pensato di riprendere con telecamere il Sacerdote che celebra la messa e proiettarle su un grande schermo sito a fianco della chiesetta su di una colonna. 
Il secondo importante monumento all’interno dell’edificio religioso che ospita la Proziuncola (per meglio spiegare il concetto dirò una chiesa contenuta in un’altra chiesa) è la cappelletta dove spirò sulla nuda terra San Francesco. Qui c’è un piccolo altare e sopra una teca contenente la corda usata dal Santo per legare il proprio saio, la visita non è possibile durante le celebrazioni liturgiche.
La Basilica degli Angeli dista da Assisi alcuni chilometri. Ma volendo per entrare più in sintonia con i luoghi Francescani la si può raggiungere a piedi dal centro di Assisi, percorrendo un marciapiede (percorso pedonale) lastricato da mattoni a suo tempo donati dai fedeli che però è a lato della strada. 
Entrando all’interno della Basilica si nota subito le grandi dimensioni della medesima rispetto alla piccola chiesetta della Porziuocola che fu restaurata da San Francesco, ai lati della Basilica ci sono diversi affreschi all’interno delle navate. Per visitare la Basilica di Santa Maria degli Angeli non bisogna pagare alcun biglietto per il momento.

Eremo delle Carceri

A pochi chilometri da Assisi sul monte Subasio c’è l’Eremo delle Carceri dove San Francesco era solito ritirarsi in meditazione con i suoi primi compagni. Questo è un luogo molto suggestivo da visitare in un contesto paesaggistico straordinario.
Si può vedere la pianura sottostante fino a grandi distanze, poi e meno frequentato dalle grandi masse di turisti in visita ad Assisi. Come dicevo si sale per alcuni chilometri su di una strada circondata sa boschi fino ad arrivare nei pressi dell’entrata (c’è un arco di pietra e relativo cancello in ferro).
Impossibile non riconoscerlo in quanto a lato si trova un piccolo negozio di souvenir. Quindi percorre la stradina che all’ombra delle piante conduce all’Eremo delle Carceri. La struttura religiosa è composta da diversi edifici di medie e piccole dimensioni addossati gli uni agli altri prospicienti a profondi canaloni del monte Subasio.
Non tutte
le strutture dell’Eremo sono visitabili, ovviamente perché all’interno del medesimo risiede una piccola comunità di Francescani molto cordiali con i turisti. Questa è stata la mia impressione visitando il luogo. Ad Assisi e nelle vicinanze ci sono ovviamente molti luoghi legati alla vita di San Francesco da visitare. Ma arrivare qua di primo mattino si assapora la semplicità e la bellezza del luogo costruito sul monte Subasio su di un dirupo. Varcato l’ingresso vero e proprio (non si pagano biglietti ma il buon senso suggerisce almeno un’offerta) entriamo in un piccolo cortile. Volendo si possono fare delle fotografie nel luogo ma per favore spegnete il cellulare! Nel lato destro si entra in una piccola sala dove si può pregare.
Invece oltrepassando il cortiletto entriamo nei luoghi cari a San Francesco, una piccola chiesa con relativo altare quindi tramite una scala a chiocciola di pietra si scende al di sotto dove in una grotta San Francesco andava a meditare e pregare lontano dalla folla. Le varie porte di accesso ai locali sono di piccole dimensioni, non so se questo particolare era dovuto alla statura media delle persone dell’epoca, più bassa dell’attuale.
Per chi è alto di statura i vari ingressi non sono proprio comodi; dopo aver visitato il
luogo dove il Santo si ritirava in preghiera (c’è il giaciglio in pietra) entriamo in un successivo ambiente. È di piccole dimensioni con relativo altare per uscire nuovamente all’esterno tramite una piccola porta. Qui c’è la pianta di cipresso secondo cui San Francesco predicava agli uccellini. Un piccolo ponticello di pietra ci separa da 3 statue adagiate sul terreno raffiguranti San Francesco ed i suoi compagni coricati ed intenti ad osservare “il cielo stellato” come pure gli altri due compagni “francescani”. Proseguendo oltre il sentiero si addentra nel profondo del bosco. 
Per consultare gli orari di visita all’Eremo delle Carceri suggerisco di informasi presso l’ufficio Turistico di Assisi. Questo per evitare di salire al citato luogo Francescano e non poterlo visitare anche se solitamente l’apertura del medesimo è “garantita” dal primo mattino fino al tardo pomeriggio.
 

La Rocca

Nel punto più alto di Assisi sorge quella che viene definita la Rocca Grande, i parcheggi per gli autoveicoli nonostante l’ampio piazzale sono più in basso dell’edificio storico. Se osserviamo la Rocca da una certa distanza sembra avere grandi dimensioni. In realtà è composta da due corpi ben definiti e uniti tra loro da un cunicolo di 105 metri all’interno di uno spesso muro, oltre il medesimo se lo osserviamo dal piazzale c’è il vuoto!  Internamente la Rocca è vuota, non ci sono armi oppure armature esposte come ci si potrebbe aspettare di vedere e neppure mobili appartenenti all’edificio “militare”, ma dall’altro delle due torri si a una bellissima panoramica su Assisi e la zona circostante. Suggerisco di visitare questo luogo solo dopo aver visto i monumenti più importanti come la chiesa di San Francesco, Santa Maria degli Angeli e l’Eremo delle Carceri. La strada per raggiungere la Rocca è molto stretta nell’attraversare la parte alta di Assisi, per cui sono stati istituiti dei sensi unici. Quindi al ritorno non farete la stessa strada dell’andata, per chi a voglia di raggiungere in menzionato luogo a piedi c’è un parcheggio a pagamento in piazza Matteotti. Per visitare la Rocca bisogna pagare un biglietto, da tenere in considerazione che il giorno di chiusura della medesima è il lunedì.

Assisi sotterranea, il Foro Romano

Assisi oltre ad avere bellissimi monumenti, chiese, e palazzi in “superficie”, ha pure una parte sotterranea, poco conosciuta ma meritevole di essere visitata come il Foro Romano e la Sala delle Volte. Per rendere fruibili da parte di tutti i monumenti di Assisi sono state “eliminate” le barriere architettoniche.
L’antico foro è stato arricchito con un percorso archeologico composto di statue ed epigrafi di epoca Romana. Grazie a una passerella realizzata in acciaio e vetro, è stata garantita la sicurezza e la visibilità dell’antica pavimentazione Romana e dell’ingresso al tempio di Minerva. Una sala didattica allestita all’interno del percorso museale, permette di vedere i siti archeologici della città e una visita virtuale dei monumenti più importanti di Assisi.

 

Basilica di Santa Chiara

A tre annidalla morte e a un annodalla canonizzazione di S. Chiara si iniziò nel 1257 con la costruzione della chiesa e del convento attiguo delle Clarisse, che dal 1212 avevano vissuto a S. Damiano. Il sito era quello della Chiesa di S. Giorgio, dove fu sepolto S. Francesco, prima di essere traslato nel 1230 nella basilica. L‘edificio è caratterizzato dall‘esecuzione di tutto il corpo con fasce rosa e bianche e dai maestosi archi rampanti di sostegno ai due lati della chiesa. Nella cripta, costruita nel 1850-72, ristrutturata nel 1935 in forme neogotiche, si conserva il sarcofago con il corpo di S. Chiara, ritrovato nel 1850

-----Manifestazioni ad AssisI-----

 Calendimaggio

Si svolge annualmente nella prima settimana del mese di Maggio, questa festa di origini antichissime, che celebra il ritorno della primavera, la rinascita della natura e il risveglio della fecondità. Calendimaggio (nome) deriva dagli antichi romani, che celebravano la menzionata festa nel primo giorno di maggio. La festa fu ripresa nel 1954 ma consiste nella rievocazione storica dello scontro fra le due fazioni rivali di Assisi, la Parte di Sopra e Parte di Sotto. Si comincia con la simbolica consegna delle chiavi cittadine al Maestro di Campo, non mancano in tali situazioni musiche medioevali e spettacoli attinenti alla manifestazione storica. Il giorno successivo nella piazza del Comune, si tiene l’elezione della Madonna della primavera nonché giochi medioevali. La gara fra le due “contrade” rivali consiste in un confronto di canti e di musiche medievali. A conclusione della festa si svolge un grande corteo alla luce delle torce con la proclamazione della vittoria.
Per maggiori informazioni sulla manifestazione, visitate il sito ufficiale.

 

“Cera una volta”

Quando si parla di candele si associano da subito ad atmosfere cariche di suggestione e pace. Assisi la città di San Francesco con la sua bella “cornice” di chiese e palazzi medioevali si presta molto ad una manifestazione “magica” come questa dedicata alle candele. “Cera una volta” un appuntamento dedicato alla cera e alle candele in tutti i loro aspetti.
Nel ricco calendario sono in programma mostre, conferenze e iniziative insolite, come la partita a scacchi con grandi pezzi realizzati in cera. Volendo grandi e bambini possono realizzare candele con l’aiuto di esperti artigiani. Non manca l’angolo dell’intimità e del relax con l’iniziativa “che fretta cera”; caldi massaggi all’olio di cera e cenette romantiche nei ristoranti del centro di Assisi rigorosamente al lume di candela.

 

COME Arrivare ad Assisi


Visualizzazione ingrandita della mappa

In automobile:

Provenendo da Nord:Tramite l'autostrada A1 fino all'uscita Valdichiana ; quindi si percorre la superstrada SS75bis in direzione di Perugia che si oltrepassa , poi all'altezza di Ponte San Giovanni, proseguire in direzione Assisi, immettendosi sulla SS75. Uscire a Santa Maria degli Angeli e proseguire in direzione Assisi centro.

Provenendo da Sud:Per chi proviene da Roma si percorre l’autostrada A1 con uscita consigliata “Orte”. Seguire la strada statale n°204 in direzione Terni, poi la E45 fino ad arrivare a Perugia. Da qui seguire le indicazioni per Assisi lungo la strada statale n°75 con uscita a Santa Maria degli Angeli e proseguire per Assisi centro.

Proveniendo dalla Costa Adriatica:Per chi arriva da questa costa tramite l’autostrada A14 uscire a Cesena, pio immettersi nella supestrada E45, dopo Città di Castello si raggiunge lo svincolo di Collestrada. Lasciata la A45 si prende la strada statale n°75 con uscita a Santa Maria degli Angeli. Perseguire in direzione di Assisi centro.


In Aereo L’Aeroporto più vicino è quello di SANT'EGIDIO di Perugia, distante poco più di 10 km da Assisi.

In Treno Stazione Ferroviaria Santa Maria degli Angeli, linea ferroviaria Foligno - Terontola a 4 Km da Assisi.

Coordinate GPS di Assisi: Latitudine: 43° 4' 19'' Longitudine: 12° 36' 56''

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